I Bozi di Saudino, piccoli laghi di argilla artificiali e cave di ghiaia, si trovano nella zona alluvionale lungo il fiume Magra. La prima estrazione di argilla risale alla metà del 1800. Fu utilizzata per alimentare le fornaci dei fratelli Saudino fino alla metà degli anni '70, quando la zona di estrazione si esaurì. La fitta vegetazione ha permesso la crescita di una fauna sia acquatica che terrestre. Il Comune di Sarzana, insieme all'Ente Parco Montemarcello-Magra, ha provveduto a ripristinare l'intera area e a creare alcuni percorsi sportivi. Sono disponibili due percorsi: Anello Salino e Anello Boceda, percorribili a cavallo, in mountain bike o a piedi per circa 6 km. Ci sono quattro cassette di legno che possono essere utilizzate come punti di osservazione per la fauna selvatica, e ci sono cartelli informativi.

C'è un sacco di sporcizia sul sentiero dall'autolavaggio. Ci sono montagne di piatti di plastica, bottiglie rotte, cibo e spazzatura in quel punto e anche i poveri devono goderne. C'è il rischio di perdersi nei campi e molti dei sentieri non sono stati puliti da un po'. Ci sono pochi punti di osservazione.

Il rumore dell'autostrada è sempre presente in questo luogo. La visita di questo luogo vale la pena a prescindere e la segnaletica lungo il percorso permette la scoperta di importanti informazioni storiche e naturalistiche. I sentieri che attraversano i Bozi sono in questo periodo poveri o inesistenti. Ci sono panchine lungo tutto il percorso in una zona con tavoli.

È un luogo interessante dal punto di vista naturalistico, poiché serve da oasi per numerose specie di uccelli, pesci e altra fauna. È stata recentemente salvata dal degrado in cui versava con la costruzione di diverse piste ciclabili e pedonali, ma ci sono ancora alcuni lavori di risistemazione e pulizia da fare. Merita una visita.

Ci sono sentieri segnati, punti di osservazione e capanne che si possono utilizzare per avvicinarsi alla flora e alla fauna della zona.

I soliti rifiuti italiani. Ci sono aree picnic sommerse dalla vegetazione, capanni di osservazione pieni di spazzatura, e vegetazione trascurata ovunque. Il posto ha molto potenziale ma è abbandonato a se stesso.

C'è molto interesse ornitologico, ma anche molte sorprese, dalla mini-lepre, non facile da vedere, alle tartarughe e naturalmente molti uccelli acquatici.

Peccato. È vergognoso che sia trascurato a causa della cattiva gestione regionale. Non si riesce a trovare un modo per arrivarci. Il parco è bellissimo.

Non è adatto alle famiglie o ai bambini piccoli. Negli ultimi tempi, la zona è stata trascurata, con sentieri non puliti da molto, cattiva segnaletica, e spazzatura e individui ombrosi.

Le zone umide più importanti della valle del Magra sono queste. Ci è stato fatto vivere un ambiente da preservare e rispettare dalla guida ambientale che ci ha accompagnato.

L'erba alta ostruisce il sentiero. Un peccato. I punti di vista sono chiusi dalla vegetazione. Purtroppo, il luogo non è più mantenuto.

Gli uccelli e altri animali acquatici possono essere osservati nelle capanne di osservazione. Adatto anche per i bambini. Meglio se in silenzio e con un binocolo. C'è una passeggiata tra gli stagni.

Non ci sono prese d'acqua, c'è un terribile fetore causato da un canale, ed è così mal tenuto che è una vergogna. Io e i miei cani siamo rimasti delusi.