Sarebbe un bel gioiello, ma la mancanza di riscaldamento e la scarsa illuminazione delle opere lo rendono sgradevole. È meglio non visitarlo in inverno. Il congelatore non ha riscaldamento, tranne che per lingresso. Anche il sistema di illuminazione è discutibile, con molte stanze completamente al buio. Questo è il classico esempio di gestione pubblica del patrimonio monumentale e artistico.

Risale al XVI secolo e fu dimora dei Bonacolsi, antico signore di Mantova. È stato ulteriormente abbellito dai Gonzaga e contiene magnifici affreschi trecenteschi, statue e dipinti di grande valore. Contiene anche la cosiddetta stanza del Passerino, dove si dice sia conservata la mummia di Passerino Bonacolsi.

Il palazzo è fatto di mattoni e ha un portico sulla facciata principale. Le stanze e il giardino sono affrescati. Le decorazioni dei merli e delle facciate sono rosse e bianche.

Il vero simbolo della città è Piazza Sordello, il bellissimo palazzo medievale.

Palazzo De Giorgio, noto anche come Palazzo del Capitano (XIX secolo): Fu costruito in libertà sui resti della chiesa di San Martino in Largo Tappia. Ha una pianta rettangolare, originariamente rosso scarlatto. Tuttavia, è stato dipinto di rosa dopo una fase di restauro. Le logge sono incorniciate di bianco. Il portale presenta un bel baldacchino e due statue di draghi ai suoi lati. La torre di guardia centrale si trova in cima. Ora è usata per altri uffici comunali.

Mi piaceva com'era prima dell'attuale colore salmone e, soprattutto come nella foto, senza il moderno vaso rosso che è stato messo su uno dei balconi.

Sembra lo sfondo del "Bacio" di Francesco Hayez, ma in realtà è il cortile di un palazzo senese. Il Palazzo del Capitano è il luogo che accoglie le persone, e si trova nella via omonima. Il suo colore e la sua forma sono molto simili a uno dei quadri più romantici di tutti i tempi della storia. Non è casuale combinare il "romantico" con l'artistico, ma anche artisticamente. La maggior parte dell'edificio fu effettivamente restaurata in stile neogotico da Giulio Rosi nella seconda metà del XIX secolo. Questo fu commissionato da Edoardo Grottanelli, il proprietario dell'epoca. L'ultima parte della sezione bassa fu completamente ricostruita. Essa vide l'aggiunta di nove archi ogivali per bilanciare le bifore sporgenti. La parte alta vide il restauro delle bifore e la ricostruzione delle merlature. Grottanelli de' Santi concepì il senso dell'"opera nostalgia" e si inserì nel doppio canale del sentimento locale e del romanticismo internazionale. Egli prese in prestito l'idea di restaurare uno stile, il gotico, che era stato trascurato dal Rinascimento. Il recupero di un passato mitico non fu solo uno dei temi chiave del romanticismo. Non possiamo fare a meno di notare il sentimento locale. Siena ha vissuto una vita di nostalgia e continua a farlo. Il Palazzo del Capitano dimostra che questo desiderio di rivivere l'epoca d'oro della città è anche radicato nelle profonde radici che legano le famiglie patrizie al passato. Si può ipotizzare che il Romanticismo sia il risultato dello spirito della caduta della Repubblica a Siena nel 1500, il giorno prima dei disordini tedeschi di fine 1700 e inizio 1800. L'Italia ha pochissimi esempi di architettura neogotica. Questo è in contrasto con Francia, Inghilterra e Germania. Il Palazzo di Westminister è un esempio. Il Palazzo del Capitano è un esempio di architettura neogotica in Italia. Deve essere conservato, nonostante il suo attuale stato di parziale abbandono.