Ci vuole un funzionario per scrivere le delibere, un dirigente per dare il parere, il segretario generale che verbalizza, e gli impiegati dell'allalbo che lo pubblicano: un altro turno di straordinario per cinque persone. È lecito supporre che il costo in tutta Italia sarà superiore agli 8 milioni di euro. Ci sono le elezioni politiche. Se non un vero e proprio smacco all'istituzione che rappresenta la comunità locale, il sindaco e 5 assessori devono fare una riunione senza senso, per prendere una decisione già presa, senza poter cambiare una virgola, dimostrazione di centralismo e inefficienza. Non si tratta di un costo della democrazia o di favorire l'affluenza al voto, si tratta di permettere in modo paritario di affiggere manifesti murali, che ormai nessuno usa più per informarsi e che i partiti stessi usano poco, in una società Significa che la spesa può essere calcolata senza sbagliare troppo. La lista dei candidati per la Camera e il Senato si saprà 8 giorni dopo la data prevista. Non ce ne sono mai stati così tanti. Abbiamo 48 ore per allestire le strutture destinate all'affissione dei manifesti per la propaganda elettorale, 26 spazi per il Senato, e non è chiaro se sono 24 per la Camera. Bisogna trovarne almeno due per un turno straordinario per avere abbastanza materiale. Per legge, il consiglio comunale deve assegnare gli spazi in ordine, un consiglio che è stato convocato e riunito già due volte, in attesa della decisione del Tribunale, e che ormai si pensava di rimandare a lunedì: no, deve riunirsi sabato o domenica.