Dopo che le sirene la salvarono, la incoronarono regina e le diedero il nome di Skuma. La regina delle sirene lo riconobbe subito dopo il suo rapimento. La leggenda dice che lui la portò via dal castello delle sirene e la condusse nel golfo di Taranto, ma ci sono due versioni diverse della storia. Il pescatore decise di riconquistare sua moglie dopo aver commesso un grosso errore. Lei convinse le sirene a lasciarlo vivere e loro lo riportarono a riva. Lei era una ragazza di incredibile bellezza e lui era un pescatore che era spesso lontano da casa. Le sirene costruirono il loro castello fatato nelle acque della città, all'epoca era la capitale della Magna Grecia. Lei confessò tutto a suo marito, che la spinse in acqua. Skuma decise di farsi suora e si rinchiuse in una delle torri del Castello Aragonese. Dopo essersi pentito delle sue azioni, il pescatore tornò alla barca dove credeva che sua moglie fosse annegata e si mise a piangere. La sua assenza fece cedere la moglie al corteggiamento di un ricco signore locale. E le sirene? Sono le guardiane del golfo di Taranto dagli scogli su cui riposano eternamente. C'è chi racconta di un'onda terribile che le travolse, trascinando il pescatore al largo, e di lui non si ebbero più notizie. Alcuni dicono che i due giovani amanti vissero felici e contenti dopo il loro ritorno a riva.