La facciata dell'edificio è una sorprendente composizione di materiali in mattoni con finestre a sesto acuto. È un'espressione del gotico florido. Particolarmente belli i due medaglioni con l'insegna vicontee e l'altro in onore di Della Porta. I locali ospitano Enne3, un incubatore novarese di imprese tecnologiche, e altre aziende incubate come Noise +, una dinamica agenzia di comunicazione.
Zoubek Garber
La Casa della Porta, edificio civile in stile gotico novarese, fu costruita tra il XIV e il XV secolo. Fu restaurata da Carlo Nigra negli anni '20 ed è uno dei luoghi più belli della città.
Hephzibah Reisher
La sede della Banca San Paolo, costruita nel1400 e ristrutturata all'inizio del 1900 dall'architetto Lazzanio, fu restaurata e trasformata in unità abitative o uffici nel 1980.
Questo edificio è la più interessante rappresentanza dellarte Gotica di Novara, secondo l’esame delle fasi storiche dell’edificio, un primo nucleo di Casa della Porta è databile già intorno all’anno Mille, grazie all’utilizzo di materiale frammentario romano.Intorno al 1300 si ha un primo intervento consistente in un sopraelevamento. Nel 1400, invece, si procede a un’ulteriore sistemazione di Casa della Porta, che prevede anche la costruzione delle tre grandi finestre oggi visibili nella facciata.Le particolari finestre seguono un profilo ad arco ogivale, con cornici quadrangolari di formelle in terracotta a stampo, i cui soggetti sono rappresentati da motivi floreali a torciglione.È inoltre possibile notare sempre sul fronte strada di Casa della Porta due stemmi gentilizi, che indicano due dei proprietari che si sono avvicendatiIl primo consiste in un cappello cardinalizio, stemma di Ardicino della Porta, inquilino della casa a inizio Quattrocento.Il secondo, invece, è costituito da un biscione visconteo, la cui proprietà viene fatta risalire al casato di una nobile consorte.Lo spirito di rinnovamento che caratterizzò la fine del XIX e l’inizio del XX secolo portò quasi all’abbattimento di Casa della Porta. A seguito di un acceso dibattito, l’edificio passò dall’Istituto Opere Pie di San Paolo nelle mani dell’architetto Carlo Nigra, Quest’ultimo si prodigò negli anni tra il 1918 e il 1930 in una serie di interventi che avevano come scopo il recupero dello stile originario della costruzione, in linea con la corrente artistica dell’epoca.
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