Abbiamo preso: carne di cavallo con polenta, carne di vitello con polenta, pasta e fagioli, due bottiglie di acqua e un quarto di vino. Il personale è abbastanza ok e locale. La tradizione veneziana nei piatti dell'Osteria. Giudicate voi stessi. I tempi di attesa sono medio-lunghi. Come turisti, ci siamo andati per pranzo e abbiamo dovuto ascoltare un uomo che parlava della necessità di indipendenza del Veneto.

Non preparano il caffè ma offrono una tazza. La mostra MAYA - THE LANGUAGE OF BEAUTY è stata visitata dalla persona che è tornata dalver. Si può fare un giro del centro fino ad arrivare alla trattoria che si affaccia sul portico. Il menù non offre molta scelta, noi prendiamo la tipica pastissada di cavallo con polenta, buona, con un po' di vino della casa, anche questo non male.

La tipica osteria del centro storico di Verona si trova sotto i portici a pochi passi dall'Adige. Un'osteria tipica dove si possono mangiare piatti della tradizione veronese e veneta con prodotti locali, oppure godersi un aperitivo sorseggiando un buon bicchiere di vino da scegliere tra le varie cantine proposte, sgranocchiando i vari stuzzichini che sono esposti sul bancone. Vi consiglio di provare le polpette, sono sia di carne che vegetariane.

C'è un'osteria storica a Verona. Abbiamo mangiato bene. Crespelle buone ma forse una crespella in più non faceva male, e una trippa buona ma non indimenticabile. Presumo che servano cibo precotto nel forno o nel microonde perché la cucina non sembra averla vista. Non lo definirei pittoresco. C'è un rapporto qualità/prezzo discreto. Una pastissada de caval con buon stufato e polenta istantanea potrebbe essere fatta meglio.

Mi dispiace molto per la cameriera che sembrava intimidita dal proprietario e sorrideva a malapena, penso che abbiano così tanti clienti che devono mandare gente. Siamo stati in questo posto due giorni fa, cibo appena passabile, vino della casa allungato con acqua e proprietario maleducato e scortese.

Ci siamo allontanati dal centro per trovare un posto casual per mangiare. Non so se è stato il nostro accento o se è semplicemente così. C'è una persona che si chiama Paola. Non farlo. Una puntura che non era prevista. Il posto è carino e sembra alla mano, le verdure bollite per due non sarebbero bastate nemmeno a uno a dieta e il tagliere chiesto era un po' desideroso. Un consiglio? Il conto è arrivato dopo.