La tradizione veneta, ruspante e gustosa (musso - pollastro - verze sofegae - pasta e fagioli), oltre a qualche piatto selezionato e molto interessante, si può trovare nella più antica osteria di Padova. La cultura si impara a tavola, quindi complimenti alla cucina, è stato un piacere per il nostro ospite. Le vere caratteristiche di un'OSTERIA sono rare di questi tempi. Il locale si trova dietro San Francesco Grande e sotto la famosa scoletta della Carit frescata da Varotari e soci. I gestori devono essere molto orgogliosi di questa creatura, così come del personale che hanno selezionato: in sala sanno sempre consigliare cosa provare per chi non si è mai avvicinato alla cucina veneziana e ai suoi vini.

La lista dei vini è amichevole ed efficace. Monica e suo marito erano simpatici. Abbiamo chiacchierato con loro per 30 minuti e abbiamo parlato della vita e di come salvare il mondo. Vorremmo ringraziarvi ancora per averci ospitato. Dopo aver mangiato bene e una breve passeggiata in centro, abbiamo deciso di tornare per uno shotino. Mi ci è voluto molto tempo per scrivere questa recensione in ritardo. Il menu è diverso, interessante e pieno di cose nuove con piatti locali pensati in modo diverso.

L'ambiente in cui si entra sa trasmettere la storicità della più antica osteria padovana. Il menù è adatto a tutti e onora la tradizione veneziana. Da segnalare anche i dolci. Ci tornerò sicuramente. Il mio panforte era delizioso. Il servizio è disponibile e cordiale e il conto è onesto. Sono stato a Padova per quattro anni e non sono mai stato in un posto che mi ha fatto sentire a casa. C'era una varietà di scelta che andava dai dolci tradizionali alle specialità innovative. Ho amato il baccalà alla vicentina e l'ho mangiato molte volte.