Il museo è ben organizzato. Le auto e gli autobus dei gruppi non possono parcheggiare nei parcheggi che sono occupati dagli stand. Il martedì e il sabato c'è un grande mercato nelle vicinanze del Museo, che si trova in piazzetta Botter. Vi consiglio di visitarlo facilmente se conoscete meglio quello di S. Caterina. È possibile per gruppi e scolaresche ottenere una riduzione se ci sono persone con disabilità. La galleria d'arte al terzo piano è attualmente chiusa per restauro e c'è un ascensore per i disabili motori. È meglio prenotare durante i periodi di grandi mostre. I Musei Civici di Treviso hanno tre sedi diverse.

La struttura dell'edificio è strutturata organicamente. Abbiamo pagato i biglietti ridotti alle 4 perché il prezzo era basso. Il settore archeologico è al piano terra. C'è un museo tranquillo. Dal chiostro si vedono gli affreschi del grande patrono di Treviso L. Bailo. Le storie del martirio di Sant'Orsola sono state raccontate da Tomaso da Modena. Il Museo Civico si trova nel complesso di Santa Caterina. La pinacoteca al secondo piano ha sale da 200 a 700 con capolavori di Tiziano, Tintoretto e altri grandi veneziani. La didascalia è lunga.

Ci sono due chiostri che sono piacevoli da vedere. Il biglietto per gli adulti vale la pena. La chiesa ha enormi affreschi del 3-400 e cornici con affreschi staccati della storia di Sant'Orsola di Tomaso da Modena. C'è una galleria di arte medievale, rinascimentale e moderna al secondo piano del museo, mentre al piano terra e nel seminterrato c'è un'interessante e ricca collezione archeologica. Ci sono due parti del Ledificio, la chiesa e il museo. Ho passato due ore al loro interno. Questo complesso risale al 1346.

Il Lorario di Santa Caterina è tipico della piccola provincia. Chiudono alle 14:30. Due video lasciati lì senza commento o indicazione di dove sia la discarica, c'è ancora? Niente. Ci sono alcune opere di artisti famosi che potrebbero essere valorizzate fornendo maggiori informazioni sulle tante opere non presenti e sull'artista stesso con un audio video, o con dei bei poster fotografici. Vanno tutti a mangiare. Allestimento grigio, povero. Potrebbe essere una mostra vivace e briosa per trasmettere emozioni e sorpresa, ma così è un po' piatta e triste, e non lascia nulla.

Il Ciclo di SantOrsola e la Cappella degli Innocenti furono entrambi scritti da Tomaso da Modena. Il museo si trova negli spazi della chiesa di Santa Caterina e dell'annesso convento di Santa Maria. Nel corso dei secoli è stato danneggiato, prima come magazzino sotto Napoleone, poi come deposito ferroviario sotto gli austriaci, e infine come bombardamento durante la seconda guerra mondiale. La struttura è stata recuperata dopo il 1945, e sarà utilizzata per scopi culturali.

Particolarmente interessanti sono le opere di Lorenzo Lotto e Jacopo Bassano, i pastelli di Rosalba Carriera e i dipinti di Sebastiano Ricci e Francesco Guardi. Per quanto riguarda la pinacoteca, la disposizione delle opere è ben curata. Il complesso museale si trova nell'ex convento di Santa Caterina. Da non perdere gli affreschi di Tommaso da Modena con le Storie di Sant'Orsola.

La brochure del museo deve essere fatta in modo che tu possa capire e apprezzare le opere che stai guardando. Quando si visita un museo si compie un viaggio nel tempo. Possiamo ammirare le pitture murali medievali e le armi preistoriche nel museo civico di S. Caterina a Treviso, che si trova in una ex chiesa.

Non posso criticare. Le soluzioni migliori per un Istituto museale sono proiettate verso il futuro migliore. I reperti non sono pienamente compresi dai trevigiani. C'è apprezzamento per la professionalità dei dipendenti del Museo e per chi gestisce dall'alto la complessa attività.

Tutti i rilievi sollevati per la mancanza di attenzione alle persone con disabilità, tuttavia, siamo ad un livello qualitativo molto alto per gli oggetti esposti. Una mostra con un numero non eccezionale di oggetti esposti può mostrare il carattere e il genio di un uomo che ha sconvolto la scultura del 900.