Nonostante il fatto che siamo in una pandemia, appena entrato mi sono sentito a casa. Non mi piace il fegato, ma ho preso il tipico di Arezzo, didei bigi cacio e pepe e carbonara al tartufo, e devo dire che lo chef ha fatto bene a dare il bonus, per non parlare di didei bigi cacio e pepe e carbonara Sarà un must per venire ad Arezzo. La signora che serve in sala è molto cordiale e simpatica e lo chef è semplice e meraviglioso. Il posto è meglio di come sembrava in TV. È stato trovato che dopo un periodo di isolamento è buono per i piatti e buono e genuino.

Un ristorante piccolo e accogliente. Il cliente medio del Grottino non fa domande come il nome della cantina. Cena con amici. Non credo che torneremo. Molte bottiglie di vino alle pareti suggeriscono una competenza che non si trova sulla carta dei vini: il cameriere, penso che non si aspettasse qualche domanda facile sui vini proposti nella lista. Nella media di un locale sito in una strada molto turistica e frequentata, ci sono piatti classici e nella giusta quantità. La qualità del vino è passata da buona nella prima bottiglia a decente nella seconda.

Esperienza decisamente negativa rispetto alle aspettative.Purtroppo il programma 4 ristoranti ha tessuto troppe lodi a questo ristorante tanto da arrivare con alte aspettative.Servizio non certo di livello, I piatti non possono essere portati via mentre l altra persona deve ancora finire di mangiare (x 3 volte) , vino troppo caldo, abbiamo chiesto cestino con ghiaccio x rinfrescarlo e ci hanno portato un bicchiere con ghiaccio e a seguire una busta termica calda non da freezer.Pappa al pomodoro senza gusto, maiale alla pugna invece buono, porzioni visibilmente variabili anche per lo stesso tavolo (da due).Nel complesso tornassi ad Arezzo sceglierei un altro posto più tipico e frequentato da locali.

Ho provato la carbonara con la pancetta, ma non mi ha impressionato, ma per il secondo bisogna prendere i fegatini, era molto buono e ben fatto, io e mia madre siamo rimasti e soddisfatti. L'aretino si trova vicino alla piazza del duomo di Arezzo ed è uno dei 4 ristoranti che fanno parte del programma.

Il personale ci ha accolto con un sorriso e anche senza prenotazione è riuscito a trovarci un tavolo. Capisco perché lo chef è stato premiato. Cercavamo un'osteria nel centro di Arezzo che ci permettesse di assaggiare le specialità locali e il Grottino ha esaudito i nostri desideri. Abbiamo condiviso una cacio e pepe, una carbonara con una spolverata di tartufo e un antipasto toscano, e avrei preso il bis. Vino bianco e snack sono stati offerti dopo che ci siamo seduti. Grazie per il caldo benvenuto.

È un bel valore aggiunto che il personale è molto giovane e cortese. Il ristorante è piccolo ma delizioso. L'unico problema è che i dolci non sono così buoni e un poster dell'epoca fascista è appeso nel bagno. Ha un menu con carattere e molte prelibatezze della cucina toscana. Antipasti e primi piatti con ottimi ingredienti sono seguiti da secondi delicati e leggeri.

Una grande scoperta, ottimo cibo e personale amichevole. Ci hanno accolto a braccia aperte. Se catturiamo la zona, torneremo da loro immediatamente. Il posto è piccolo (30 posti), il cibo è buono, e abbiamo subito prenotato per il pranzo del giorno dopo, quindi si dovrebbe sempre cercare di trovare un modo per soddisfare i clienti.

Gli antipasti con crostini e polenta erano ottimi, abbiamo preso 4 diversi primi piatti e ognuno era delizioso, forse l'unica pecca della serata è stata la tagliata con lardo e tartufo che per il condimento era ottima ma forse il taglio di carne era un po' troppo nervoso e poco tenero. Si consiglia. Il posto era carino e intimo, cordiale e veloce, nonostante la sala fosse piena alla vigilia di Natale.