Una mostra che presenta un Chagall inedito come illustratore delle favole di La Fontaine. Include anche opere provenienti da collezioni private. Dopo Asti, la stessa mostra si è tenuta in grandi città come Bologna e Napoli. Alcuni visitatori non sono rimasti soddisfatti dalla quantità di dipinti, ma questa mostra non è certo diversa da quelle che negli anni sono state ospitate alla GAM di Torino, Milano e Roma. L'unico quadro simbolo della mostra è una perfetta sintesi dello stile dell'artista. Il fattore quantità non ha senso in campo artistico.

I giudizi negativi non sono diretti alle opere ma alla scarsità di tele esposte. La mostra si chiama infatti Colore e Magia, anche se di colore ce n'è ben poco. Il gran numero di acqueforti non compensa. Il prezzo era alto rispetto al numero e alla qualità delle opere d'arte. Era anche più alto di altre mostre come quella di Van Gogh e Caravaggio al Palazzo Reale di Milano. Lì, le tele erano più che sufficienti a coprire il prezzo d'ingresso.

Si può visitare con piacere e tranquillità. Le incisioni e i dipinti sono stati torturati dalla guerra. La pittura suggerisce che l'amore è la salvezza. Alcuni amanti dell'arte suggeriscono di visitare la mostra di Chagall. Ci sono ottime pasticcerie e ristoranti. Asti è una piccola città. Da visitare e godere.

Titolo della nostra QUANTOMENO fuorviante, visto che il 90% delle opere sono acqueforti.Del tutto mancante la ricchezza di tematiche dellautore dei dipinti.Se avessi visto Chagall per la prima volta in questa mostra non ne sarei un appassionato...

Locale angusto, prezzo alto. La mostra è stata una delle peggiori degli ultimi anni. Non andare per una mostra sostanzialmente incisioni.