Il percorso procede con l'evoluzione della storia e i ritrovamenti del nostro territorio avvicinandosi lentamente nel tempo ai giorni nostri con dipinti e opere moderne. L'uomo andava ancora a caccia. Nell'ex convento di SantAgostino si trova il Museo Civico di Crema. La location è ampia e merita una visita. C'è un percorso che parte dall'antichità. I dipinti di artisti lombardi e del nord danno un panorama storico non indifferente.

La sezione etnografica è interessante e i portici e l'antico refettorio sono belli. È adatto ai bambini. Piccola e ben organizzata, libera e varia, dall'arte campana tipica della zona alle sculture del XX secolo, il tutto passando per reperti archeologici romani e arte egizia. Si può vedere in circa un'ora. Il bar e la toilette sono chiusi la domenica. Il volontario del locale è molto gentile.

Il Museo Civico di Crema è cresciuto nel tempo. Nel panorama dei musei civici di centri delle dimensioni di Crema, è un museo eterogeneo. Splendido il convento di S. Agostino e superbo il refettorio affrescato da Pietro da Cemmo con l'Ultima Cena che ricorda l'opera di Leonardo a Milano.

Il museo è affrescato e molto bello. Su una parete c'è uno schizzo dell'Ultima Cena di Leonardo. Il Museo Civico di Crema si trova in piazza Terni de Gregori a Crema. Ho visto gli affreschi di Pietro da Cemmo nell'aula magna ed erano Michele-Angelo.

Il museo civico si trova al piano superiore dell'ex convento di SantAgostino. L'Ultima Cena e la Crocifissione sono rappresentate su due affreschi rinascimentali nel chiostro. Alcune delle collezioni del museo sono archeologiche.

Penso che sia un ottimo posto per vivere. Il museo di dimensioni modeste, ma con una bella collezione di opere straordinarie, si trova all'interno di un monastero ed è visitabile gratuitamente.

Un angolo di Storia cremasca. Museo forse poco conosciuto ma di squisita fattura.Allestero sarebbe una grande attrazione main Italia abbiamo così tante bellezze che una perla come questa rimane nellombra.Per i turisti che passano da Crema è una tappa da non perdere.Per i cremaschi un tesoro da riscoprire e da conservare gelosamente.

Il museo, un antico convento, racconta la storia del Cremasco dalla preistoria ai giorni nostri, con sezioni dedicate all'arte organaria, all'archeologia fluviale e alla casa cremasca dell'inizio del XX secolo. Vale la pena di visitare la sala Pietro da Cemmo.

Il museo contadino ha tutti i mobili e gli strumenti del passato. Anche senza biglietto, i chiostri possono essere visitati. Il bar era molto impressionante, ma ora è chiuso. Il posto è bello e pieno di angoli interessanti. Tutto da scoprire! La cattedrale ha basi per le campane.

Sono passati trent'anni dall'ultima volta che ci sono stato. Reperti locali e vecchie mappe della zona cremasca sono inclusi nella sezione archeologica. C'è un museo nel paese. Ci torneremo. È tutto gratuito e forse qualche cartello esplicativo in più non farebbe male.

Il museo civico di Crema era un tempo un convento di monaci. Sembra un luogo che ti mette a tuo agio all'interno di innumerevoli chiostri. Il museo si trova al secondo piano.

I ritrovamenti delle tombe longobarde mi hanno ispirato a fare il ritratto di un guerriero longobardo che era molto simile ai vichinghi dell'VIII e XI secolo d.C.

La storia del territorio cremasco, così come varie opere d'arte, si trovano nel museo. C'è una perla a Crema. La rappresentazione dell'Ultima Cena è bellissima.