Lanfiteatro di Cagliari è il più importante tra gli edifici pubblici della Sardegna Romana, inserita in una valletta naturale alle pendici meridionali del Colle di Buon Cammino.I costruttori, forse a più riprese tra il I e II secolo d.C., intagliarono nel banco roccioso gran parte delle gradinate, larena, vari corridoi (ambulacra) e altri ambienti di servizio a queste collegati.Anche nel monumento cagliaritano, come in altri anfiteatri, le gradinate risultano divise in tre ordini (imea, media e summa cavea), riservate alle differenti classi sociali (senatores, equites, plebei, servi). Lungo il corridoi attorno allarena (criptae) si affacciavano le gabbie per gli animali feroci (claustra).Lanfiteatro aveva una capienza stimata in circa 10.000 spettatori, i quali potevano assistere a lotte tra uomini e belve feroci (venationes), allesecuzione di sentenze capitali e a lotte tra gladiatori (munera).

Mi scusi... Cagliari si mangia la coda ma deve ancora studiare e digerire la logica dell'ospitalità. Nel raggio di mezzo chilometro non c'è nemmeno un bar o un bagno se vai di domenica. Il Lanfiteatro è in centro. La villa di Tigellio ha la stessa storia. Le autorità permettono queste cose. Peccato, peccato, peccato. Non c'è un bagno per i visitatori. La mensa funziona solo grazie alla gentilezza del personale. Vergogna, vergogna, vergogna. Per vederne una piccola parte bisogna pagare un biglietto.

Speriamo che qualcosa si muova di recente. Il sito è bello e ha un potenziale enorme, ma è in un cattivo stato. Una delle zone più belle di Cagliari è in uno stato di abbandono, con erbacce e spazzatura ovunque. Dovrebbe essere il monumento più attraente di Cagliari, invece è poco più di una cava a cielo aperto e il bello è che io, che ho 44 anni, l'ho sempre conosciuto così, al di là del discutibile trucco fatto con il tavolato di legno che grazie al cielo è stato recentemente.

Dopo la diffusione del cristianesimo nei territori dell'Impero Romano, i combattimenti di gladiatori divennero così impopolari che l'imperatore li proibì per legge. È un luogo storico di una bellezza unica.

La città del sole (Cagliari) sarebbe più attraente per i turisti se i siti archeologici fossero puliti e mantenuti. Peccato che un sito così importante come altri siti sparsi per la città siano trascurati da un'amministrazione comunale che pensa più a fare i circoli del traffico e meno a ridurre i parcheggi. La storia, larcheologia e larchitettura sono emozionanti.

Attualmente ci sono lavori che non permettono una visita completa, ma solo una breve passeggiata. Ci sono 4 stelle per il potenziale. Il custode ci ha avvertito e ci ha dato altre informazioni turistiche. Sarebbe meglio far pagare 3 per qualcosa che si può vedere anche dal recinto esterno. Il sito è aperto nonostante sia segnalato come chiuso da Gmaps. P.s.

È un peccato che non sia fruibile sia dai turisti che da i sardi,negli anni passati ha ospitato opere liriche,concerti ed altro.Ma come si fa a non valorizzare unopera darte così antica e suggestiva,che il mondo intero ci invidia.Non ci sono parole.E sapere che li vicino cera una vasca con i pesci(abbandonata),la statua di Fra Nazareno,listituto dei ciechi,lorto botanico,la mensa dei poveri,lantico ospizio e varie facoltà...ma si può fare qualcosa?

È divertente per i bambini e impressionante per gli adulti. L'anfiteatro romano in stile greco è unico al mondo e non posso negargli 5 stelle. È un segno di un'epoca persa nelle profondità del tempo.

Speriamo in un restauro più rapido. Dopo gli anni d'oro in cui hanno allestito concerti e serate teatrali di alto livello, hanno riaperto solo una passerella esterna, non sufficiente per un anfiteatro della sua importanza, dove le parti più interessanti sono i camminamenti sotterranei e le gallerie sotto di esso.

Il teatro è in fase di restauro. La visita888-607-888-607-3166 è888-607-3166 è888-607-888-607-3166 è888-607-3166 è888-607-888-607-3166 è888-607-888-607-888-607-3166 si visita solo in parte della struttura ma le guide sono molto buone e la visita888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607-888-607- Il punto più alto dell'insediamento romano è dove si trovano i resti dell'anfiteatro romano. Spero che si possa vedere il più presto possibile.

Sono d'accordo con molti recensori che non vale la pena pagare il biglietto, è più che sufficiente vederlo dall'esterno.

Se lo si apprezza ancora, le passerelle e i gradini di legno sono stati rimossi. Fino a pochi anni fa veniva utilizzato per concerti ed eventi teatrali, tutti suggestivi ma che snaturavano la bellezza e il fascino di un monumento così antico e prezioso. L'anfiteatro era bellissimo in epoca romana.

La struttura è in pietra calcarea e roccia. Fu costruita tra il I e il II secolo d.C. L'anfiteatro potrà finalmente essere goduto con la fine dei recenti lavori di restauro.

Il prezzo di entrata è 2 ma si può vedere solo dall'alto grazie a una terrazza all'interno del recinto.

Le amministrazioni non sono mai state capaci di valorizzarlo. Uno dei pochi anfiteatri del Mediterraneo scavato direttamente nella nuda roccia. Lo si è spesso danneggiato con strutture a dir poco ridicole, inutili.

Ci sono difficoltà di parcheggio. È stato facile avvicinarsi. La bella porta Cristina è ancora intatta dietro alcune decine di metri. Luogo suggestivo. Dai dintorni si vede il golfo degli Angeli e il porto di Cagliari.

Il posto merita più attenzione. Il parco circostante è diventato un rifugio per immigrati senza tetto perché i lavori dell'anfiteatro romano sono stati interrotti da anni e l'intera area è completamente abbandonata.

Sono andato all'Anfiteatro Romano a settembre e l'ho trovato chiuso e la fase di ristrutturazione era finita 500 giorni prima dell'inizio dei lavori. Non giudicare i conti da solo.

Destate è ancora più bella in primavera. Si può bere e mangiare in alcuni chioschi. È sempre piacevole passeggiare in quella zona. C'è un posto tranquillo a Cagliari.

C'è un monumento dell'età classica in Sardegna. Sting e altri grandi cantanti hanno cantato qui quando era usato come luogo di concerti. È un peccato, ma è tornato ad essere un sito archeologico.