Nel Vittorio Emanuele, i ventilatori sono usati per il caldo in assenza di aria condizionata. È incredibile!

Il Colapesce di Guttuso era affascinante. Un teatro pieno di cultura e arte si trova nel cuore della città.

L'Aida, l'Opera che era stata l'ultima rappresentazione prima del terremoto, è stata riproposta dalla nuova inaugurazione. Un restauro che è stato quasi completamente ricostruito dopo il terremoto di Messina del 1908 è stato terminato nel 1980. Il progetto fu realizzato dall'architetto napoletano Pietro Valente. Ferdinando II di Borbone lo inaugurò nel 1852 con una capacità di 2212 posti. Il Teatro Sant Elisabetta cambiò il suo nome dopo lo sbarco dei Mille.

Il teatro era di nuovo attraente. Essendo stato invitato da un caro amico, l'opportunità mi si è presentata. Avevo smesso di andare a teatro. Era l'ultimo spettacolo della stagione. Il testo è già uno spettacolo dall'esterno, le sale d'ingresso e l'interno hanno una grande acustica. Il pubblico era interessato e competente e sapeva come applaudire.

La gestione non è la migliore, ma ancora accettabile ed è bella. Faccio parte di un coro che si esibisce su questo palco e posso dire che è davvero buono. La gestione non è delle migliori, ma è ancora accettabile ed è bello.

Peccato. Quali sono le esigenze delle rappresentazioni è povero con l'acustica. Distruggiamo il patrimonio artistico che abbiamo. L'interno è simile a un cinema. Il Lesterno non ha paura di essere paragonato a teatri più prestigiosi. Merita un nuovo look.

L'edificio che fu risparmiato dal terremoto del 1908 fu costruito a metà del XIX secolo dal re Ferdinando II di Borbone. Il dipinto sul soffitto della platea è un'opera preziosa di Renato Guttuso.

È possibile ottenere proposte di altissimo livello a prezzi molto modesti. La programmazione eccellente è sempre buona. L'acustica è accettabile ad un costo molto modesto quando vado alla II galleria. Se vi piace la cultura per tutte le tasche, è altamente raccomandato.

Gli spettacoli visti recentemente hanno mantenuto un buon livello e le iniziative sono sempre curate. Spero che il posto possa tornare ad essere il teatro prestigioso che è stato per tanto tempo.

Sarebbe necessario far conoscere al personale le diverse sale interne. Il teatro è ben curato e spesso ospita interessanti mostre temporanee nella sala adiacente.

La cattedrale di cultura ridotta in sacrestia e mal curata negli anni è come una struttura.

Non ho mai visto un posto per le persone in sedia a rotelle in un teatro, ma c'è un bagno che è adatto a loro.

Esterno bellissimo: uno dei più belli edifici storici della città. interno purtroppo ristrutturazione deplorevole. Il restauro lo fa assomigliare ad un Cinema piu che ad un teatro. acustica ridicola. peccato. una occasione mancata per Messina.

È stato ricostruito dopo il terremoto e ha un affresco del maestro Guttuso al centro del teatro.

In una struttura di questo livello si può trovare poca cura nella manutenzione ordinaria, ma è un segno dei tempi.

La Convenzione Siti si è tenuta lì. La terrazza dell'ultimo piano potrebbe essere utilizzata meglio. Ci sono tre livelli di palchi nel teatro.

Il teatro è bello, ma a volte non è gestito come dovrebbe essere, e si potrebbe fare di più con il Viva il teatro Viva i teatri d'Italia.

Ci sono grandi camerini. Ci sono molte stanze disponibili per le prove. Il teatro ha una grande hall e un palco infinito. La sala è funzionale e confortevole.

Si può andare e tornare a piedi dallo spettacolo. Oltre agli spettacoli, il teatro ha spazi per mostre interessanti, come il foyer.

Dopo il terremoto del 1908, è uno dei pochi monumenti che non è stato fatto brillare. Il soffitto è stato dipinto da Guttuso oggi.

La prima pietra del nuovo Teatro Santa Elisabetta fu posta il 23 aprile 1842 da Don Giuseppe De Liguoro, Intendente del Vallo di Messina.

La struttura fu costruita tra il 1855 e il 1862 dal napoletano Pasquale Francesconi, che era simile all'architettura del Piermarini, ma con un felice equilibrio di massa e decorazione, sia nella facciata del portico che nella sala.