Il punto di riferimento del centro storico per la vita sociale della città potrebbe essere rianimato da una rivalutazione storica del sito. L'incuria, il degrado strutturale, il cambiamento dello stile di vita dei palermitani hanno messo in secondo piano la struttura. Ci vuole volontà politica e risorse per ridare alla GALLERIA DELLE VITTORIE il suo splendore iniziale con un progetto di restauro. Ci sono gallerie simili in altre città. Il luogo era usato come salotto della vita sociale di Palermo. I cancelli sono stati chiusi per evitare che i glingressi diventassero un bivacco. C'era spazio al suo interno per bar, negozi e cultura.

Vogliamo parlare dei vestiti davanti ai tavoli? Il luogo è indicato come luogo di interesse storico per la sua precarietà e instabilità. Il contrasto tra il bar sotto la galleria, moderno, elegante e alla moda, e lo stato di decadenza e fatiscenza dei muri circostanti è un po' sorprendente. Meglio di no... Suggerirei di non entrare se si è a rischio di crolli o cadute di intonaco.

Vorrei che il sindaco pensasse all'idea di rivitalizzarlo. In passato è stato sede di fiere artigianali. Il luogo sta cercando di tornare al suo antico splendore. Un piccolo centro dove passare le serate potrebbe essere creato in altri luoghi. C'è un nuovo posto che sostiene tutto il peso della galleria.

Il luogo della bella Palermo di un tempo è lieto che abbia riaperto grazie a un nuovo ristorante che ha aperto all'interno della galleria. Purtroppo da riesaminare il tutto dovrebbe includere le vetrate originali. Inoltre si spera che un giorno possa avere altre attività all'interno.

Un mio amico ha ordinato un drink analcolico con molto ghiaccio. I cocktail sono troppo cari rispetto alla media della città. È insolito servire cocktail con bastoncini di sedano come antipasto.

La Galleria è di forma quadrangolare e ha un soffitto fatto di travi metalliche. L'arte era per lui un'evasione, una soluzione a problemi di luce, ritmi, forme e colori, ma questi erano accompagnati da una singolare osservazione ironica che denunciava i limiti della condizione umana, deridendo il concetto di super uomo. Per allineare l'attività artistica e culturale di Palermo al resto d'Italia, in pieno periodo fascista fu costruito un edificio. Grazie alla volontà e alla passione di Filippo Genovese, un cancello in via Maqueda a Palermo è stato riaperto dopo essere stato chiuso per molti anni. Su ogni lato dell'ingresso c'è un arco con la scritta Galleria delle Vittorie e affreschi in chiave futurista: opere di Alfonso Amorelli che rappresentano uomini in atti eroici, per celebrare la fine della prima guerra mondiale e la guerra d'Etiopia. Alfonso Amorelli fu allievo del ritrattista Onofrio Tomaselli di Bagheria e del paesaggista Francesco lo Jacono.Fin da bambino esibì la sua tendenza al disegno e alla pittura. Alfonso Amorelli fu un artista internazionale che finì nel dimenticatoio così come la Galleria dell'Vitt.

La galleria mi ricorda la mia infanzia quando era occupata e ora solo una stanza la rende più raffinata e i proprietari dovrebbero essere obbligati a restaurarla e non pensare di prendere i soldi dell'affitto.

La città è stata restaurata da un tocco di aristocrazia perduta, che si fonde con la popolarità dei vestiti appesi al vento degli edifici ora.

Mi è piaciuto molto il posto, riporta alla memoria gli anni passati, quando il ristorante Mac conteneva dettagli diversi. C'è una bella atmosfera e molta storia.

Cosa è successo ai bellissimi mosaici che si trovavano nell'allingresso quando eri bambino?

Questa è una recensione negativa. Sono stato a Palermo per 4 giorni e sono stati tutti chiusi. L'aspetto esterno è poco attraente.

La galleria è abbandonata e chiusa. Un pezzo di storia è in uno stato di abbandono.

L'attuale stato di abbandono e di degrado di Palermo è una vergogna. Questa galleria deve essere restaurata.