Buona visibilità e sedie comode. C'è la possibilità di avere un golfo mistico. C'è un palco con piazzole di legno. C'è un teatro nella città. Il teatro Allitaliana ha circa 600 posti.

La facciata del teatro doveva essere presentata da questo nuovo elemento. Il sipario ha lo stemma della città di Lonigo e bordi dorati. Fu necessario chiudere il teatro per procedere ai lavori di restauro dopo la sua trasformazione in sala cinematografica. Il progetto iniziò nel luglio del 1891 e terminò nel luglio del 1892. Il Teatro Comunale di Lonigo nasce dall'esigenza di sostituire il settecentesco teatro dei Concordi, di proprietà di un'élite di cittadini della nobiltà e dell'alta borghesia, con un teatro più democratico, accessibile al ceto impiegatizio e, a volte, agli operai e ai contadini. Il teatro non è cambiato. Il fregio del proscenio presenta due grifoni che reggono un orologio, così come la decorazione dei palchi con trofei di armi e festoni in avorio, verde oliva e oro. I piani superiori dell'edificio hanno logge che si aprono sull'entrata, che è decorata in legno rosa, verde oliva e crema. Alle strutture preesistenti è stato aggiunto un edificio dalle chiare linee moderne per compensare la mancanza di camerini, servizi e corridoi efficienti per un teatro d'opera. L'inaugurazione del Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi ebbe luogo il 23 ottobre 1892, ma solo la parte essenziale del progetto fu completata. Le mostre d'arte possono essere tenute nei corridoi con grandi finestre. Le rappresentazioni d'opera e di prosa del Teatro Comunale si sono alternate fino al 1977 con la partecipazione di importanti nomi del mondo dell'opera e della prosa. Il 22 ottobre 1993 il Teatro Comunale ha riaperto dopo un decennio di restauri. I maestri vetrai di Murano hanno creato l'illuminazione del foyer e della sala. Il Comunale di Lonigo è l'unico teatro storico di Vicenza del XIX secolo. La decorazione originale della sala fu fatta dal veneziano Giuseppe Dolcetta, che rappresentò il Trionfo di Apollo nello scintillante tondo rosa-blu del soffitto e nel proscenio bellissimi putti e prorompenti mazzi di fiori.

È piccolo ma bello e merita di essere visto. Siamo andati al teatro G.VERDI di Lonigo con un gruppo di amici. È un gioiello per la sua architettura e la sua musica.