Non ci sorprende più a Terni. Vorrei mettere 5 stelle per i negozi che ci sono nel mercato, ma metto una stella perché sembra che a Terni fanno di tutto per far morire i piccoli negozi specializzati. Il parcheggio è grande e scomodo per la maggior parte dei cittadini di Terni e hanno fatto di tutto per rendergli impossibile fare acquisti lì. È un peccato perché la maggior parte dei negozi lì sono molto buoni. Un negozio ha chiuso.

La mancanza di parcheggio rende difficile frequentare ottimi prodotti ortofrutticoli. Il parcheggio pubblico a pagamento è adiacente al parcheggio del mercato. C'è molta gente nel mercato. Non è più conveniente.

Dovrebbe essere considerato dalla comunità ternana un'alternativa alla grande distribuzione. Un ottimo punto vendita con operatori preparati e tanti piccoli produttori che offrono grande freschezza e genuinità.

Un parcheggio meglio gestito sarebbe così come un arrivo più frequente degli autobus, ma questa è la scelta comunale.

Barbarossa è il migliore per le verdure. Si possono trovare verdure locali. Mauro e Ornella hanno la frutta. I prezzi sono buoni. La macelleria è molto buona.

Molti spazi sono chiusi, creando un senso di abbandono. Ci sono pochi prodotti e prezzi alti in un mercato comunale.

Oggi la gente stanca ha cacciato chi ha distrutto il tessuto economico della città. Figlio di uno sfratto dei famosi Ortolani Ternani che rifornivano la città delle abbondanti produzioni della periferia ben irrigata che trae origini ben oltre il periodo dell'impero romano. Anche se è nuovo, è comunque un luogo degradato. I Narnesi che portavano le loro Erbe nella folla di porta Romana si stabilirono nella piazza del Gimnasium. Il mercato delle Erbe è stato spostato nell'attuale piazza del mercato a causa di scelte politiche ed economiche. Da quando le amministrazioni comunali vogliono mettere le mani sul degrado, la storia è lunga. Hanno voluto ghettizzare e trarre profitto dai poveri e dai disoccupati fornendo erbe fresche al centro della città perché non sopportavano che in un luogo pubblico si facessero interessi privati. La storia di oggi è inutile raccontarla, ognuno di noi la conosce, chi più e chi meno, e il risultato è un capannone colorato nel centro della città.