Sono profondamente toccato da questo tema per le storie di molti miei ex studenti, che spesso vengono umiliati e retrocessi, perché sono laureati che accettano di lavorare in fabbrica per mantenere le loro famiglie, e la cultura è ancora una volta considerata un pericolo per chi comanda. Mi ha commosso questo piccolo gesto di sensibilità per chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro, un ricordo per tante vittime innocenti dell'amianto, in una città industriale come Lecco. Non vorrei che presto, accanto a questa stele, ce ne sia un'altra per chi ha sacrificato la salute mentale e la serenità ogni giorno per il proprio lavoro. Che ha bisogno di riflettere. In una società in cui gli imprenditori non riescono a gratificare i propri dipendenti, la dignità dei lavoratori è spesso ignorata e svilita. Vicino al monumento c'è una piccola stele.