La torre, che risale alla seconda metà del XII secolo, è stata utilizzata per molte cose diverse nel corso dei secoli. La casa-torre della famiglia Carnaroli era destinata ad essere la residenza del primo nome. Vi furono imprigionati durante il viaggio da Piombi allo Spielberg. Il sottostante mercato delle iavate (pantofole, scarpe) prende il nome dal Larco degli Zavattieri, costruito nel 1494, che unisce la torre al Palazzo del Podestà. La torre fu usata come prigione dal 1656 alla fine del XIX secolo e fu poi annessa al nuovo edificio del carcere.

La famiglia Carnaroli lo costruì nel XII secolo. Nel secolo successivo fu acquistato dal Comune di Vicenza, che lo utilizzò come prigione. Le prove contro i criminali furono distrutte nel 1509 quando fu dato alle fiamme. C'è una torre medievale situata a Vicenza, sul lato posteriore della Basilica Palladiana, che fu poi usata come prigione. Furono bruciati anche gli archivi. La torre fu usata come prigione dalla metà del XVII secolo alla seconda metà del XIX secolo.

Dalla metà del XVII secolo alla metà del XIX secolo, la torre del supplizio fu utilizzata come luogo di tortura e di reclusione. Fu costruita nel XII secolo dalla famiglia Carnaroli e fu poi acquisita dalla città di Vicenza. Oltre ad essere un punto di detenzione, fu poi utilizzata come archivio e come registro civico.

La torre del Girone è un monumento medievale. Era usata come prigione per scopi educativi.