La torre dell'olio si chiama così perché fu qui che Annibale arrivò per conquistare Spoleto. Il grande condottiero proprio in questa porta prese una grande Battasta, in quanto gli Spoletini versarono sulle truppe attaccanti tanto olio bollente, che convinsero Annibale a dallattacco, e decisero addirittura di non attaccare più Roma.

La proprietà è divisa tra diversi proprietari. Non è visitabile. La Torre dell'Olio si trova nel centro storico di Spoleto ed è incorporata nel Palazzo Vigili. La torre più alta della città è di 45,50 metri.

Ci sono ascensori e scale mobili in diversi punti del paese, ma abbiamo trovato persone locali molto generose che si sono prestate ad accompagnarci.

Se il pranzo inizia con una super bruschetta di pane con olio d'oliva e prosciutto umbro tagliato a mano, si può sottolineare un servizio veloce, gentilezza ed efficienza. Immagino la continuazione. Un menu per turisti da nababbi.

Gli abitanti di Spoleto si difesero dall'invasione gettando olio bollente dalla torre di difesa.

Le ceneri dell'Unità d'Italia sono contenute nelle olle in un piccolo locale commerciale. Si possono vedere viste aperte in vari punti della città. Il Museo Archeologico si trova sul Monastero di SantAgata, che è legato da varie vicissitudini al monastero benedettino di San Paolo Inter vineas. Di fronte a tanta bellezza, Spoleto vale una sudata, anche se è tutta una salita. La Casa Romana era un tempo di proprietà di Vespasia Polla. Ci sono parti importanti della città da non perdere. Deve essere vista. Potrei continuare all'infinito, ma preferisco fermarmi qui. Il matroneo era San Giovanni e Paolo. Scendendo le scale di fronte al tempio, si può vedere la prima macchina, un forno crematorio, sembra una locomotiva. La basilica di San Salvatore si trova all'interno del cimitero centrale. Sembra che ci sia un Mitreo, ma è stato abbandonato a se stesso ed è in un fondo privato. Ogni anno si aggiunge un nuovo scavo e vengono alla luce nuovi ambienti, così raffinati nella loro decorazione che la Domus è un fiore all'occhiello della città. La madre dell'imperatore Vespasiano.