Dopo tre ore di attesa, mi hanno visitato in 2 minuti, senza toccarmi, e mi hanno detto che domani potrò lavorare, visto che non credo di poter mettere la scarpa. Ieri un calabrone mi ha punto sul dorso del piede, stamattina mi sono svegliato con una gamba grossa, e così sono andato al pronto soccorso di Pinerolo.

Se questo è quello che insegnano le università al giorno d'oggi, è vergognoso che il personale sanitario ti faccia morire se ne hai bisogno. Attesa di ore e ore per una lesione da aggressione alla testa potenzialmente molto pericolosa, personale infermieristico maleducato e che non si trattiene dal fare ironie verso i pazienti. Stiamo ancora aspettando l'arrivo alle 22 del 2 agosto 2020.

Sono stato purtroppo ospite della sala gessi e del Dott.Gianadda e infermiera.....due persone di una cortesia unica !!!...non ci sono parole per descrivere la loro gentilezza !...è vero che,in genere,la sanità va a rotoli,ma in questo caso cè da dire il contrario....è al TOP !!!...grazie Dottore e grazie Signora Infermiera(di cui non conosco il nome,per la vostra squisita disponibilità !!!!

Premesso che per quelle che sono le mie limitate esperienze di utente o parente di utenti la sanità pubblica piemontese mi sembra mediamente di ottimo livello, l’Ospedale di Pinerolo, di cui sono stato recentemente involontario ospite, mi ha colpito per la professionalità, efficienza, cortesia e umanità della struttura nel suo complesso e del personale tutto, dai Medici (ovviamente) agli Infermieri ma anche agli Impiegati Amministrativi.Capitatovi casualmente (infortunio) in un giorno festivo, sono stato rapidamente visitato e mi è stata fornita una diagnosi chiara, con le necessarie indicazioni prognostiche e terapeutiche e la prospettazione delle alternative di ricovero (un grazie al Dott. Ronco e a tutta l’equipe di pronto soccorso).Ricoverato nel reparto di chirurgia d’urgenazionale in trazione, sono stato operato nei tempi minimi tecnicamente possibili e tenendo conto di altre più gravi urgenze nel frattempo presentatesi in Ospedale.Grazie al Dott. Fornero (spero di non aver storpiato il nome) ed all’equipe tutta di sala operatoria, con un particolare grazie all’Anestesista (di cui non conosco il nome) professionale, umana e giovane e carina (il che non guasta) che hanno eseguito un’operazione forse più complessa del previsto (riduzione di una frattura scomposta in almeno tre pezzi della tibia in prossimità dell’articol’azione della caviglia e fissaggio con placca in titanio). Sono ancora convalescente ma, per quanto posso al momento giudicare, l’operazione è andata bene e confido che l’esito finale sia anch’esso positivo (ben sapendo che sullo stesso possono influire fattori imprevedibili, prima di tutto il comportamento del paziente e dei suoi parenti).Trasferito nel reparto chirurgia pre-dimissioni sono stato dimesso in quinta giornata.A prescindere dalla professionalità dei Medici che mi hanno curato, voglio sottolineare la competenza, la disponibilità, la cortesia e l’umanità delle Infermiere e degli Infermieri dei due reparti in cui sono passato, comportamenti che ho constatato non solo nei miei confronti ma anche con “compagni” di stanza, di cui alcuni molto anziani e sofferenti.La struttura, di recente costruita o restaurata è funzionale e gradevole; le stanze a due letti sono ampie e dotate ciascuna di un bel bagno.La struttura e le singole stanze sono mantenute in buono stato di pulizia.In ultimo, il cibo è fin troppo abbondante e, relativamente al vitto di un Ospedale (ho provato a chiedere caviale e aragosta accompagnati da champagne, ma mi hanno detto che erano appena terminati) variato e di buona qualità; viene data la scelta tra 3/5 primi, secondi, contorni e dessert.Come anticipato, anche il personale Amministrativo è stato disponibile e molto cortese, il che, a mio parere è segno di una struttura ben organizzata in cui si è posta molta attenzione alla cortesia verso gli utenti e alla presa in carico dei loro problemi.In conclusione, grazie ancora a tutti coloro che mi hanno aiutato. L’Ospedale di Pinerolo (credo circa 300 posti letto) è la conferma del detto che “piccolo (può anche essere) è bello”.

Anche il sabato e la domenica, i reparti di ortopedia, sala operatoria e rianimazione post-operatoria erano sempre disponibili e attenti sia al paziente che ai suoi parenti.

Tutti al pronto soccorso sono stati gentili, grazie al dottor Nesci, al dottor FOGLIO e al dottor Carru.