Il suo ufficio è un rifugio protetto dove posso dare una voce libera a ciò che non può essere sentito. È stato e continuerà ad essere un viaggio dentro di me. Avevo tutte le risposte e tutte le risorse, ma avevo perso me stesso, oltre al vuoto di cui ero consapevole e che sapevo che nessuno avrebbe mai potuto riempire.

La nuova Sabrina non era fuori dal buco quando cadde. Mi sono liberata dal mostro che ero diventata e non potevo più vivere con questo. Mi ha dato una seconda vita prima e poi la mia famiglia, dico sempre. Sono una donna fortunata, ho tutto e lo avevo anche prima, ma è stato solo quando ho perso tutto che ho capito. Anche se entrambi sappiamo che c'è ancora molta strada da fare, ho ancora molto da imparare. Ero intrappolato in un buco nero e non riuscivo a trovare la corda per uscire. Ho riscoperto la voglia di vivere, di sorridere, di amare. Ho incontrato Daniela perché ho capito che avevo bisogno di aiuto in uno di quei momenti che la vita non risparmia a nessuno, quelli brutti, quelli che ci fanno soffrire e quelli in cui abbiamo voglia di morire. Lei mi ha tirato fuori lentamente dopo avermi fatto vedere la luce. Se sto scrivendo questo, è perché ho trovato la corda e sono stato capace di tenderla a me.