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Parrocchia di San Fortunato .

Address: Via Covignano, 257, 47923 Rimini RN
Telefono: 0541 751761
Recensioni: 6
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
2
Bene
4
Media
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Male
0
Terribile
0

Recensioni (6)


Hendren

È un'antica abbazia. Un bambino dell'800 è in un bel presepe. I monaci bianchi dell'Abbazia della Madonna della Scolca sono stati sostituiti da un parroco. C'è una parrocchia sulla collina di Covignano. Nei giorni di sole, c'è un bel punto panoramico sulla Riviera. Merita anche una visita culturale. L'organo principale della S.messa porta la mente e il pensiero ad altri tempi. La tela della natività di G. Vasari è appesa sopra l'altare.
Kondon

Un club ricreativo che ha nutrito e cresciuto giocando nel suo bel parco è più piacevole per i cittadini. La chiesa situata nella posizione più bella, panoramica, è più romantica della città stessa.
Wojcik Szachewicz

In passato era la sede di un monastero. Ci sono opere d'arte nella chiesa. Si trova sulla collina di Covignano e ha una vista panoramica. Il prete è anche l'abate.
Elysia

La chiesa fu abbellita con opere d'arte. I monaci benedettini di Monte Oliveto Maggiore ricevettero il complesso da Carlo. Il soffitto a cassettoni ha al centro lo stemma di Carlo Malatesta, mentre la facciata porta lo stemma di Roberto Malatesta. Gli Olivetani governarono l'abbazia fino al 1797, quando furono rovesciati dai napoleonici. Gli Agostiniani di San Paolo Primo Martire d'Ungheria furono richiamati in Ungheria nel 1420. Egli dipinse una pala d'altare raffigurante l'Adorazione dei Magi per i monaci. Le cappelle laterali furono costruite all'inizio del XVI secolo e quella a destra fu affrescata nel XIV secolo. Dopo la soppressione dell'Ordine degli Olivetani nel 1797, il titolo di parrocchia di San Fortunato fu trasferito dall'antica chiesa parrocchiale che si trovava più a valle. L'Ungheria fu richiamata agli Agostiniani di San Paolo Primo Martire d'Ungheria nel 1420. I benedettini di Monte Oliveto Maggiore furono proprietari dell'abbazia e dei suoi possedimenti fino al 1797, quando furono espulsi durante le soppressioni napoleoniche. Il complesso fu costruito nel 1418 grazie a una donazione di Carlo Malatesta che aveva una delle sue residenze di campagna nelle vicinanze. Giorgio Vasari si trasferì qui per la trascrizione della sua opera Le vite de' pi eccellenti architetti, pittori et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri.
Dunham Fullwood

È quasi in cima alla collina di Covignano che si può vedere la costa e il promontorio di Gabicce e il monte S.Bartolo.
Billi Reetz

La chiesa del 1400 ha una pala d'altare. Dal sagrato e dal balcone c'è una bella vista verso rimini e San Marino.

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