I graffiti dellAddaura sono patrimonio dellumanità... e dovrebbero essere tutelati.Sul fianco nord-orientale del Monte Pellegrino, nel 1952 Jole Bovio Marconi, allora Soprintendente alle Antichità di Palermo, annunciò la sensazionale scoperta di graffiti rupestri in una piccola cavità chiamata grotta dellAddaura, graffiti che furono quasi tutti attribuiti ad età Paleolitica e Mesolitica, la cui importanza è dovuta, al di là dei ritrovamenti dossa e strumenti utilizzati per la caccia, alla presenza di uno straordinario complesso di incisioni rupestri che ornano le pareti e che costituiscono un caso unico nel panorama dellarte rupestre preistorica.Da un saggio di scavo effettuato, nel 1940 da Jole Bovio Marconi e da Luigi Bernabò Brea, prima della scoperta dei graffiti, sulla parte antistante nella grotta era stata rilevata lesistenza di due strati antropici, il più antico a terra rossa, con resti faunistici degli stessi animali che furono poi trovati raffigurati nella grotta ( daino, equini e bovini) e strumenti litici di tipo Paleolitico superiore, ed uno strato più recente, a terra nera, con gusci di molluschi riferibile al Mesolitico.In una delle grotte si trova un vasto e ricco complesso dincisioni, databili fra lEpigravettiano finale e il Mesolitico, raffiguranti uomini ed animali.In mezzo ad una moltitudine di bovidi, cavalli selvatici e cervi, viene rappresentata una scena dominata dalla presenza di figure umane: un gruppo di personaggi, disposti in circolo, circonda due figure centrali con il capo coperto ed il corpo fortemente inarcato allindietro. È proprio sullidentità di questi due personaggi e sul significato della loro posizione allinterno del gruppo che sono state avanzate le ipotesi più contrastanti. Secondo alcuni studiosi si potrebbe trattare di acrobati colti nellatto deffettuare giochi che richiedono una particolare abilità. Secondo altri è stata descritta la scena di un rito, che prevedeva il sacrificio di due persone guidato da uno sciamano. Per suffragare questinterpretazione è stata messa in evidenza la presenza, intorno al collo e ai fianchi dei personaggi, di corde che costringono il corpo ad un innaturale e doloroso inarcamento. Si tratta forse di un rito che prevede lautostrangolamento, cosa che peraltro è attestata in altre culture. Se si volesse seguire questa spiegazione, si dovranno leggere le due figure mascherate, che circondano i due personaggi sacrificati, come sciamani che assistono ad una cerimonia diniziazione.Jole Bovio Marconi nel 1953 individuò tre fasi di esecuzione dei disegni che, per considerazioni tecniche e stilistiche e/o per casi di sovrapposizioni, ritiene di poter cogliere sulla parete della grotta.La prima fase è costituita da incisioni lineari sparse alla rinfusa sulla superficie rocciosa, databili tramite il radiocarbonio tra il 12000-10000 a.C., la seconda fase è costituita da incisioni raffiguranti la testa del daino, figure umane e figure equine, databili tramite il radiocarbonio tra il 10000-8000 a.C., la terza fase è costituita dai personaggi profondamente incisi che formano la famosa SCENA.La identificazione sia dello stile che dei particolari tra figure umane e figure animali delle due fasi, dimostra che tali fasi si differenziano solo per il tempo diverso di esecuzione, ma dal punto di vista artistico costituiscono una sola fase.La quarta fase individuata da F.Mezzena nel 1976, comprende due figure di bovini informi, scorrette, rigide, di uno stile totalmente diverso da quello delle due fasi precedenti.

Ho avuto la fortuna di avere la possibilità di toccare i graffiti quando ero bambino. Bei ricordi. Posto eccellente.

Una montagna di dolomia rosa e verde si affaccia su un bel mare tirrenico trafitto da grandi grotte naturali e caverne artificiali che mostrano il gusto dei nostri antenati per le posizioni felici.

La vista guidata permetterebbe di apprezzare meglio le grotte. Per preservarla, mettetela chiusa. C'è un breve sentiero per arrivarci.

Ci sono incisioni rupestri dell'Epigravettiano finale e del Mesolitico che dovrebbero essere considerate patrimonio dell'umanità. Il luogo è chiuso dal 97.