Il Parco del Seminario è uno spazio verde di circa trenta ettari che sorge vicino alla città. È gestito dalla Diocesi di Concordia e Pordenone. Nel 2004 è stato concesso in comodato d'uso al Comune di Pordenone. Questo provvedimento ha aumentato notevolmente il patrimonio naturalistico pubblico a disposizione dei cittadini. L'elemento più caratteristico del Parco del Seminario sono i prati, che vengono falciati e curati durante la stagione estiva per produrre foraggio. Questi prati sono stati creati e mantenuti dall'uomo. Sono situati su terreni profondi, argillosi e moderatamente umidi, che un tempo erano comuni in tutta la pianura friulana. Il percorso che costeggia i corsi d'acqua è visibile lungo il Noncello e la zona circostante gli edifici del Seminario, permettendo di vedere le piante tipiche degli ambienti ripariali così come quelle del bosco. I colori brillanti dei pioppi e dei salici creano un forte contrasto con il verde brillante dei prati, l'azzurro del cielo e i radi alberi e siepi. La caratteristica principale del parco sono i grandi prati da sfalcio, che permettono la presenza di specie tipiche degli ambienti aperti con rade e siepi, come il pettazzurro, il gorgheggio e l'averla piccola. Questo parco può contare tra i suoi mammiferi una specie che è spesso associata alle praterie. Si tratta della lepre che si può osservare se si presta attenzione. Tende a vivere nelle praterie più vicine al percorso ciclopedonale del Noncello.

Il parco è ben tenuto. Un luogo di preghiera, studio e meditazione per capire la chiamata. Decine di seminaristi si formano in una struttura immersa nel verde.

Non era la prima volta. Il seminario deve tenere d'occhio i limiti di velocità delle auto. Oggi sono stato quasi investito.