Scarsa professionalità e superficialità nello svolgimento della professione. L'appuntamento è stato confermato per giovedì 28 marzo alle 10:30. Il 28 marzo, sono arrivato allo studio dentistico in anticipo (verso le 10.15), ed entrando, la sala d'attesa era piena. Non sono stato chiamato alle 10.45. Mentre aspettavo in fila, ho visto la delusione di molti utenti per l'incapacità della persona responsabile della programmazione degli appuntamenti. Alcune persone hanno aspettato il loro turno per più di un'ora, secondo quanto ho potuto vedere. L'assistente del medico a volte entrava nella sala d'attesa e si scusava per l'inconveniente. Ha spiegato che c'erano molte emergenze. Tra le 10.45 e le 11.15 ci saranno state cinque emergenze. Mi sono meravigliato per un momento di aver pensato di essere in una sala d'emergenza e non in quella di un dentista. Era un flusso costante di "emergenze" (notate anche il cartello sul muro della sala d'attesa, che afferma che l'ordine in cui vengono presi gli appuntamenti sarà rispettato). L'assistente mi ha finalmente permesso di sedermi alle 12.30. Mi sono accomodato sulla sedia dell'unità dentistica e la dottoressa ha iniziato il suo lavoro. Ha mostrato alcune foto dal suo telefono al paziente nella stanza di fronte, che ho pensato raffigurasse un bambino piccolo. Dopo aver aspettato per più di 2 ore, non c'era niente di meglio che aspettare solo qualche minuto in più. L'intervento è iniziato ed è durato circa 10 minuti. Tra una conversazione e l'altra con la sua assistente, e senza darmi alcuna considerazione, la dottoressa Viviana Santesone ha eseguito un controllo del cavo orale e dell'igiene nel giro di 10 minuti. La dottoressa poi fa uno sprint controllato con velocità e destrezza per passare un altro paziente nella stanza adiacente. Mentre l'assistente si rivolge a me, dice: "sono cinquanta euro". È chiaro che lo studio del dottor Sansone dà molta importanza alla qualità del lavoro. È anche evidente che la capacità organizzativa è essenziale nella gestione degli appuntamenti. Mai più. Su tutti i fronti.