Questa graziosa chiesetta si trova all'angolo tra via Gelso e la strada omonima. Una volta era conosciuta come "strada majore dela città", la strada principale della città. Fu costruita dal vescovo Giovanni II, Venezia nel giugno 1302, e fu completata dal presbitero Petracco di Pavone nel 1305, durante il regno del nuovo vescovo Giovanni III. Fu restaurata dal vescovo Chiurlia nel 1715 e aggiunse alcune reliquie del santo martire. Fu usata come scuola serotina nell'800. Dopo essere stata abbandonata per un po', fu restaurata nel 1846 da Giuseppe Sagarriga che ottenne il diritto di patronato. Con una sola aula, la chiesa ha un solo altare barocco con una pala raffigurante il martirio di San Lorenzo. La patrona degli artigiani e dei marinai, Santa Maria delle Grzie, si trova accanto all'effigie. Una sottile facciata è sormontata da un piccolo campanile a vela. Contiene un bassorilievo che rappresenta il martirio di San Petravio Pavone vestito con i paramenti sacerdotali.