Potrebbe aggiungere qualcosa di più? Non ci sono parole che possano descrivere lo straordinario talento di Luigi Vanvitelli, il figlio di Gaspar Adriaensz Van Wittel. Questa cascata naturale, che naturale non è, scende nel bacino alla fine dell'Acquedotto Caroliniano e poi nella serie di vasche che portano alla quinta Reggia. È un'esperienza rinfrescante e fresca essere qui in piena estate ascoltando lo scroscio dell'acqua e la sua vaporizzazione.

Chiese piccole e accoglienti, con una bella architettura, dipinti, mobili e statue. Il senso di sacralità si sente già quando si sale il primo gradino verso l'entrata.

È qualcosa che fai anche se non ha senso per te. È una forma di rispetto in sordina, uno scambio o una tradizione, se volete. È un'offerta in cambio del ricordo del defunto alla messa della sera. È durante la lettura della messa (perché è quello che fanno i preti, leggere, non fare magie) che tirano fuori un biglietto anonimo in stile post-ti con una lista che nomina i nomi delle persone care. Il nome viene lasciato non detto, ma lui ha detto di averlo scritto. Per il prete va tutto bene e sorride perché si tratta di una persona cara a cui non importa. Per noi è una persona cara non ricordata e per tutto il resto c'è la grazia travolgente di Dio e la sua chiesa diffusa in tutto il mondo gestita da mendicanti. Anche per gli sciocchi, c'è sempre un'ultima possibilità per tutto!