L'isola di Lipari non fu toccata dalle continue invasioni arabe. I Normanni che si stabilirono nelle pianure interne scoprirono solo villaggi sparsi di gente di lingua greca. Il 1083 fu l'anno in cui il conte Ruggero I inviò i monaci benedettini sull'isola. Si adattarono rapidamente alla tranquillità della zona e furono invogliati a costruire un monastero vicino al castello Labate Ambrose. Il chiostro normanno è completato intorno al 1131 da Ruggero II secondo i modelli benedettini. La chiesa è in primo piano rivolta a nord, e il chiostro è a sud, sotto il monastero. Anche se la pace dura per molti anni, la vita della comunità non è toccata dall'imminente e devastante invasione dei Turchi. Tutto viene distrutto dal fuoco e la popolazione viene ridotta in schiavitù. Carlo V eredita il regno di Napoli, Sardegna e Sicilia di Ferdinando d'Aragona nel 1516. Ha anche molti altri titoli dagli stessi rami della famiglia, tra cui il regno di Sicilia, Sardegna e Sicilia. Combatte poi il Barbarossa in Africa nel 1535. Inizia l'opera di ricostruzione in alcune città della Sicilia e di Lipari: la Cattedrale viene fortificata con mura inespugnabili e il Castello viene ricostruito come simbolo vivente e simbolo della cristianità e della fede degli isolani. Il lato nord del chiostro è dominato da una navata centrale e due navate laterali. Il chiostro non è più utilizzato per il suo scopo primario. Ora è usato come cimitero. Un muro che lo copre da secoli lo tiene nascosto dagli elementi dopo un terremoto. È ancora un'attrazione turistica che viene costantemente visitata. Originariamente era quadrangolare. Il lato nord era più corto. Il centro è circondato da un giardino, i lati sono circondati da una galleria con colonnato. Il lato nord è collegato alla chiesa dopo il restauro, che è la navata destra. Le colonne sono di particolare interesse in quanto provengono da case romane. Alcuni capitelli raffigurano animali mostruosi e colombe che beccano le date. Furono probabilmente realizzati da un artigiano per imitare la scuola benedettina cluniacense. Il locale Museo Archeologico Regionale delle Isole Eolie conserva frammenti di pavimenti antichi, conservati con cura durante il restauro. Questo materiale è stato trovato durante gli scavi. Una riproduzione fotografica del Constitutum dell'abate benedettino Ambrogio è stata utilizzata per regolare i ripopolamenti di Lipari e delle isole Eolie in epoca normanna.

Si può vedere solo la struttura, il battistero e due posti del mosaico originale.