L'Università di Pavia ha incorporato il monastero nella sua Facoltà di Economia. L'ala vecchia del monastero conserva il suo stile originale, con un cortile interno ben curato e un giardino. Ha anche un pittoresco pozzo al centro. L'ala nuova ospita le aule più moderne e riscaldate. La chiesa del monastero è ora una magnifica sala di studio con soffitti a volta e affreschi. Viene spesso chiamata dagli studenti "chiesetta".

Un bel monastero che è stato trasformato in un'università. Purtroppo non è ben conservato, nonostante alcuni restauri. Questo è il destino di molti edifici antichi in Italia che hanno un grande valore artistico e culturale. Dobbiamo preservare il passato per salvare il nostro futuro.

La prima attestazione di questo monastero risale al 760, quando il re longobardo Desiderio e sua moglie, la regina Ansa, confermarono. Pieve Porto Morone fu tenuta per molto tempo. Molti documenti d'archivio mostrano che aveva molti possedimenti nel territorio di Pavia. Dopo che la chiesa fu collocata nelle reliquie di questo santo, la dedica ufficiale fu data a Santa Maria e ai Santi Pietro e Paolo. La posizione del monastero era nel centro di Pavia. Potrebbe essere stato chiamato il monastero della regina in riferimento a questa regina o ad un'altra regina lombarda. Il monastero aveva un reddito di 34000 lire e ospitava sessanta monache. Aveva lo status di abbazia, e la badessa era inizialmente nominata dal vescovo di Novara, ma più tardi il monastero ottenne la piena autonomia. Come gli altri grandi monasteri di Pavia, fu generosamente beneficiato da re e imperatori. Fu soppresso alla fine del XVIII secolo. L'edificio fu utilizzato come orfanotrofio dopo la sua soppressione.

Alcune sepolture permettono di datare la chiesa all'VIII secolo ma la cripta contiene tre grandi arche-reliquiari di marmo del X secolo.