È una zona molto selvaggia. Il modo più economico per raggiungere l'isola è prendere il traghetto da Porto Torres (costo andata e ritorno: 15 euro per gli adulti, 7,5 per i bambini), e poi prendere un autobus che collega in pochi minuti i punti più popolari dell'isola (porti di partenza e di arrivo del traghetto, cala Trabuccato, prigioni e altre calette). Costa 10 euro per autobus, indipendentemente da quante volte lo si usa in un giorno. Mio figlio di 4 anni non ha dovuto pagare. Mio figlio di 4 anni non ha pagato. Se hai esigenze particolari, puoi portare tutto da casa. È un'esperienza piacevole in tutto e per tutto.

Non sono d'accordo con la maggior parte delle ottime recensioni che ho letto finora, penso che nascano dal fatto che il parco è confuso e che le visite guidate sono private e lavorano nel parco. C'è un'installazione coreografica all'interno della prigione dove sono esposte uniformi ed effetti personali dei prigionieri, ed è un peccato che ci siano in mostra documenti con nome e cognome dei prigionieri del 1985, in modo che possano essere potenzialmente vivi o riconosciuti. Il parco è mal gestito e la rete metallica per la cattura delle capre crea più danni che benefici.

Si può stare in un ostello. Sull'isola c'erano pochissimi turisti e solo pochi mezzi di servizio. Il costo era alto e i servizi erano disorganizzati. I turisti possono visitare l'isola in auto elettriche. I paesaggi sono bellissimi. La natura riconquista le strutture della prigione e queste sono in parte mantenute e in parte lasciate a se stesse. Contattate le agenzie locali se volete organizzare da casa. I complessi carcerari hanno un aspetto inquietante e la violenza che vi ha avuto luogo contrasta con la bellezza circostante. Ci sono solo asini, capre e natura. C'è pace e tranquillità, così come lo sguardo degli animali liberi e selvatici.

Ci ha portato alla prima cala dove eravamo liberi di fare il bagno, dove l'equipaggio ha preparato un delizioso pranzo a base di pesce, accompagnato da buon vermentino, caffè e ammazzacaffè. La gita in barca è proseguita con le visite a cala reale e cala doliva, con la possibilità di fare il bagno in angoli bellissimi. Da non perdere. Siamo andati a Isinara con la Motopesca Fortunato che ci ha portato a navigare delle nasse dove abbiamo trovato del pesce fresco. Grazie al capitano gentile e disponibile, c'era un'atmosfera piacevole e amichevole con gli altri ospiti.

Ho preso il pacchetto con il trenino verde, che comprendeva il giro dell'isola, il pranzo in barca e la traversata fino all'altro lato dell'isola. Era da tempo che pensavo di poter fare un viaggio all'Asinara complice la vacanza ad Alghero.

È impossibile andare al parco senza una gita organizzata. In quasi tutti i casi non abbiamo approfittato della giornata. Il centro di salvataggio delle tartarughe è stato molto interessante per noi. Ci siamo spostati nel parco con un autobus due volte al giorno. Sono tornati a prenderci dopo che abbiamo perso l'autobus. Ci vogliono solo 10 minuti per camminare intorno alle prigioni che abbiamo visto. Siamo andati in una baia con piattaforme di legno ed è stato bello.

Un posto dove il tempo si è cristallizzato al 1997, anno di chiusura del carcere, un luogo dalla bellezza dolce amara nel quale coesistono gli animali che vivono in libertà e in armonia nel territorio e i tristi ricordi delle sofferenze subite prima dai prigionieri della prima guerra mondiale e dai malati del sanatorio di Cala Reale, poi dai detenuti della colonia penale che con il proprio lavoro hanno reso lisola abitabile.La visita guidata è altamente consigliata per riuscire a cogliere ciò che il visitatore non riesce a evincere dal contesto.Troverete tante guide professionali, competenti e preparate oltre che simpatiche e cordiali.

Ha preparato un ottimo pranzo a base di pesce e vermentino, come solo la Sardegna può offrire. Ottimo cuoco e navigatore oltre che guida preparata. L'isola è bellissima ma poco curate le vecchie costruzioni che sono ancora presenti nel paesaggio. Noi l'abbiamo fatto con Giorgio Cavallini.

C'è un tour all'interno del parco dell'Asinara. Assolutamente consigliato! Il costo ne vale assolutamente la pena e diventerà un punto di forza di qualsiasi vacanza nella zona. Animali e piante caratteristici della zona, il Lex penitenziario e tutti i suoi spostamenti, le vecchie strutture della prima guerra mondiale, le case delle famiglie di pastori e pescatori che vivevano sull'isola prima del decreto reale dei Savoia, tutto assume un significato quasi magico immerso nella

Parco naturale incontaminato dove sono presenti diversi tipi di fauna allo stato brado tra cui asini,asini albini,cavalli,mufloni,capre,cinghiali,maiali e uccelli tutti osservabili nei vari percorsi naturalistici.In alcune aree del parco è vietata la balneazione perché zone protette.Oltre alla ricchezza di fauna e di flora si può godere della vista di un paesaggio marino che è veramente uno spettacolo.Consiglio inoltre di visitare lospedale delle tartarughe situato sullisola,il carcere di massima sicurezza e la parte nord dellisola,facilmente raggiungibile in pullman, fuoristrada,bicicletta o trenino turistico.

Il vecchio carcere non è più visitabile da circa 2 anni e il parco è consigliato per una visita guidata in autobus per non soffrire troppo il caldo estivo. È un peccato che non si riesca a sfruttare adeguatamente i fondi europei investendoli in questo tipo di lavori che, oltre al recupero stesso, genererebbero ritorni a lungo termine sia in termini di occupazione che di conservazione del patrimonio.

Non si possono descrivere i prezzi del cibo, il costo del traghetto, e il fatto che una dozzina di Land Rover diesel corrono come matti. Se ci vai con la tua bici, prendi il pranzo e le bevande, e poi pedali in pace, ti piacerà. Secondo me, la gestione del parco nazionale è pessima, e mi chiedo perché non usino solo auto e bici elettriche. Gli affitti di auto e bici in un parco nazionale sono inavvicinabili, e la gestione del parco non usa solo auto elettriche.

Il parco in sè meriterebbe cinque stelle per il paesaggio,la calma e le spiagge.Ci hanno un po rovinato la esperienza gli orari ed i luoghi di partenza degli autobus poco chiari,la mancanza di cestini (almeno noi non ne abbiamo trovato nemmeno uno in tutto il giorno) e le vespe che ci hanno accompagnato per tutta la giornata,perfino in acqua.In generale mi sento di consigliare lesperienza,ma di prenotare piuttosto o un giro in barca o comunque cercare di affittare un qualsiasi mezzo (giro in jeep,trenino,auto elettrica,bici),dato che girare a piedi non è il massimo.

Isola fantastica da esplorare. È un mistero perché non c'è a giugno. A giugno, appena arrivi sull'isola, i mezzi per girarla sono molto pochi, o a un prezzo più alto. Ci sono altri posti dove l'acqua è limpida e si può fare un bagno. Il servizio navetta non è disponibile da luglio in poi.

I 25 minuti a piedi da Cala Cala dOliva a Cala Sabina valgono la pena. Abbiamo affittato una macchina elettrica per 70 al giorno e abbiamo girato l'isola da soli, fermandoci in alcune calette paradisiache. C'erano asini bianchi avvistati lungo la strada. Spettacolare.

Tutti dovrebbero concedersi un'esperienza vivida e arricchente come questa. Le descrizioni della flora e della fauna sono molto accurate. Un'esperienza incredibile. Abbiamo fatto un giro in jeep in mezzo alla natura con l'aiuto del gruppo Sinuaria. Abbiamo fatto un bagno in una baia da sogno nonostante il forte vento. Il mare dell'Asinara ha una vista meravigliosa ed emozionante.

Gli edifici sono lasciati al degrado. Bisogna prenotare un'escursione con una guida o noleggiare un'auto elettrica ma non ci sono molte informazioni. Una stella va a chi gestisce il parco dell'isola dell'Asinara. Non ci sono mappe o indicazioni sui cartelli. È un peccato. Il trasporto pubblico è quasi inesistente. Non ci sono indicazioni sulla durata o sulla difficoltà dei percorsi a piedi.