Grandioso e imponente, grande, capiente, di deliziosa semplicità: queste sono le parole con cui posso descrivere il Duomo di Selvazzano dedicato a San Michele, l'Arcangelo che ci protegge dall'insidioso attacco di Lucifero, Satana e il Diavolo. San Michele è il patrono di Selvazzano fin dalla sua nascita. Il capo delle schiere celesti è sempre stato onorato dall'antica Chiesa Pievana o Arcipretale, che esiste ancora a poche decine di metri dal Nuovo Tempio. Selvazzano stava rapidamente crescendo di popolazione. La Chiesa Arcipretale non poteva più ospitare le grandi folle che vi accorrevano per i riti della domenica mattina e del pomeriggio (le funzioni, come erano chiamate dai fedeli). Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, l'arciprete e i capi della grande e popolosa parrocchia pievana decisero che ex novo sarebbe stato costruito un grande edificio. L'attuale cattedrale fu costruita in uno stile neo-romanico modernizzato e senza campanile. È ancora in buone condizioni. La Cattedrale di San Michele Arcangelo di Selvazzano Dentro è a navata unica, ampia e ariosa che si prolunga in un profondo e altrettanto ampio presbiterio con coro semicircolare e abside. Ha poche ma essenziali decorazioni. È bella e mi piace. La sua architettura è fedele ai canoni dell'autentica arte sacra cattolica. È la Casa di Dio tra tutte le case degli abitanti di Selvazzano. La grande Cattedrale è una tappa obbligata per chiunque passi da Selvazzano. Il Duomo di San Michele è l'orgoglio e la gioia dei Selvazzanesi.