I Duodo fecero costruire sei cappelle lungo il pendio della collina, che ottennero da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze concesse ai pellegrini che andavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori di Roma. Nella cappella dedicata ai Santi Pietro e Paolo si trova una pala d'altare attribuita al pittore Giovanni Carlo loth. Fu costruita su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615.

Commissionato dalla famiglia NANI. La visita continua attraverso un percorso suggestivo su una semplice salita dove si trova il famoso giro delle Sette Chiese. È interessante vedere le sculture di nani sul muro della villa all'inizio del viale. Un'altra grande occasione per conoscere meglio le nostre regioni.

Non credo che le sedie a rotelle siano adatte ai disabili. Da visitare! Siamo stati sorpresi di trovare un posto bellissimo, che si gode salendo alle chiese.

Non è possibile conoscere l'orario di apertura del posto perché è gestito da volontari.

Ho valutato l'intero percorso dalla pianura all'allesedra nella sua cima. Non c'era niente che potessi dire. Tutto sembrava ben tenuto come ricordavo. Le chiese, gli arbusti curati e la presenza di cesti sono solo alcuni esempi. Dettagli come statue e piedistalli. Uno dei piedistalli è stato fatto di recente con una poesia che si adatta al luogo. È bello che si possa visitare la chiesa di Monselice con gli scheletri, e poi salire per vedere il panorama dalla scalinata. Vi consiglio di continuare sulla strada laterale a destra, verso il centro, e di essere circondati da due muri di pietra per tutta la discesa. Ho portato un amico da lontano a visitare i colli Euganei. Questo percorso ha fatto un'ottima impressione.

Monselice era la destinazione lo scorso fine settimana. L'ingresso è annunciato. L'itinerario consiste in sei cappelle e sei tele dipinte da Palma il Giovane, che rappresentano sei basiliche romane e terminano con la chiesa di San Giorgio. Il Santuario del Giubileo si trova sulle pendici del colle della Rocca, visibile dall'autostrada, e prende spunto dai siti del Sacro Monte dichiarati patrimonio dell'Unesco che si trovano in Lombardia e Piemonte.