Un magazzino industriale è stato trasformato in una cattedrale della cultura con un ingresso libreria, una sala da tè, una sala conferenze e un grande spazio esterno utilizzato durante l'estate. La trasformazione è stata fatta magistralmente. I pavimenti e le pareti sono in pietra, mentre gli arredi sono in legno. Tutto è caldo e aperto.

Il posto è bellissimo. Grandi spazi per recitare, giocare, intrattenersi a consultare libri o sorseggiare una buona selezione di tè o scaldarsi dietro una cioccolata calda, rinnovati molto bene, a mio parere. Non credo che sia una cattiva idea, ma penso che sia un po' sprecato per il tipo di offerta editoriale. Con meno spazio per l'alloggio, la spazzatura, troppo presente, il posto merita un'attenzione più ampia e diversificata ai libri.

Oltre a questo, le iniziative tendono a dare risalto agli stessi personaggi il più delle volte e la mia recensione non intende sminuire il fattore culturale ma del personale. Il personale di contatto è un fattore fondamentale di un'azienda ed è a dir poco scortese, non sorridono e questo mette a disagio i clienti.

È un luogo perfetto per gli eventi. Ho apprezzato l'acustica e la dotazione di impianti luce, audio e video. Ambienti ben curati, puliti e ristrutturati secondo precisi criteri di stile che gli conferiscono eleganza e sobrietà. Ci sono persone che si prendono cura del posto. C'è un'ottima possibilità di visionare le sale.

È una libreria di grata memoria, una libreria-città, un sacro santuario di vite che si intersecano, accolte in uno spazio dolcemente luminoso come si vorrebbe un'autentica libreria che si apre oltre ognuno di noi. È il luogo dove mi collego al Tutto. La libreria abbraccia il mistero di mille vite oltre le dinamiche del tempo.

Il personale è amichevole. Altamente raccomandato. C'è una varietà di testi disponibili. Torneremo per un aperitivo e per comprare altri libri. L'ultima cosa che abbiamo fatto è stato bere un caffè. Siamo andati a prendere un caffè la mattina.