Nella stradina che porta alla villa non c'è parcheggio, quindi forse è meglio lasciare l'auto ai piedi della collina. È un capolavoro, ma non è la mia villa palladiana preferita perché è troppo imitata dal neopalladianesimo del mondo anglosassone. Palladio trasforma il tempio in una villa e crea strutture completamente nuove con gli elementi dell'architettura classica. Vi consiglio di guardare le barchesse nascoste, dove ci sono i servizi igienici. I proprietari della struttura la realizzarono nel periodo post-palladiano dopo il committente Paolo Almerico. Puoi arrivare a Valmarana ai Nani prendendo un sentiero che parte a pochi metri dal cancello sul lato opposto della strada.

Il giardino è piccolo ma bello. Si pagano 10 euro per visitare la magnifica sala centrale a cupola, che è veramente bella, e altre 3 sale decorate con stucchi seicenteschi e qualche affresco di scarsa qualità. La villa è l'epitome del valore artistico di Palladio. La villa è aperta solo due giorni a settimana, il prezzo del biglietto è alto, e alcune delle stanze sono chiuse al pubblico. È difficile tornarci una seconda volta, a meno che non siate dei veri appassionati. La gestione del complesso è discutibile.

Lo stile dell'architettura è stato replicato nella Grande Mela. Il presidente Thomas Jefferson ne apprezzò subito la grandezza e la bellezza e volle che le stesse dinamiche, linee e geometrie fossero utilizzate per la Casa Bianca e il Campidoglio. La villa è imponente ma sobria. C'è uno spettacolo di cose. Si distingue per il verde e la pace di una collina, tra prati verdi, alberi, cespugli di rose e statue. Non si può perdere questo incanto.