Ernesto Basile progettò l'edificio Art Nouveau per la famiglia Florio nel 1899. Era la casa di Vincenzo Florio, un giovane che ne fece il suo luogo di culto e di socializzazione. Divenne un punto di riferimento per l'aristocrazia dell'epoca. Tuttavia, il periodo lussuoso finì nel 1911 quando Vincenzo perse la sua giovane consorte Annina Alleiata di Montereale. Nel 1962, un incendio doloso ha quasi distrutto la maggior parte della decorazione interna e ha distrutto parte dei muri esterni. Questo fu in gran parte dovuto al lavoro di Golia e Ducrot. La villa, che è in possesso della Regione Siciliana dal 1984, è stata restaurata con fondi europei per ricreare e rispettare ciò che è andato perso nell'incendio. Nel 2009 è stato completato il restauro definitivo. Il Villino Florio si trova in Viale Regina Margherita ed è accessibile gratuitamente. Si può anche usufruire di una visita guidata pagando un biglietto.

Tutto per 2,50. Le visite sono guidate da membri delle famiglie che vivono in queste rare e preziose case, o da guide molto preparate che coinvolgono emotivamente il visitatore. Il luogo sembra un piccolo castello fiabesco e fa sognare. La storia della grande e unica famiglia Florio fa sognare quando si torna al Villino Florio. A tutti è data la possibilità di visitare i siti aperti, anche quelli privati. Si può fare? Grazie a un'iniziativa turistica, ho potuto entrarci a 66 anni.

Ci sono altri musei aperti. Mi chiedo dove siano finiti gli odori unici di questa terra. C'è una nota in basso a destra del materiale organico. Ho percorso molti chilometri per ripercorrere il cammino dei Florio e ho potuto apprezzare le loro porte e una Palermo fantastica come i Palermitani ma tenuta in stato di abbandono. Niente da dire sul Villino, niente da dire sul personale di manutenzione educato e gentile, ma molto da dire a chi ha chiuso e non regolamentato le porte della cultura con la scusa del virus della corona.

Dopo anni di restauro e ricostruzione, dopo il grave incendio del 1962, è possibile visitare anche all'esterno il giardino, è consigliato a tutti. È l'opera architettonica di stile liberty di Ernesto Basile, situata nella frazione di campagna di Camporeale, voluta da Ignazio Florio, la famiglia di imprenditori, ben rifinita con motivi floreali, tipici dello stile liberty o Liberty, ogni elemento decorativo.

Per quanto riguarda il tempo di attesa, il contenuto della villa è tutto rifatto e poco interessante. Ci è stato detto di andare prima al vilino per non perdere l'occasione. Siamo stati consigliati da colleghi della stessa associazione prima di entrare alla Zisa. Non è corretto dire che i tempi di attesa sono diversi per chi non paga. L'organizzazione beneficia coloro che vanno come paganti. Non è consigliabile avere esperienza.

I tetti e i pavimenti erano tutti in legno. Dovremmo essere tutti orgogliosi di questo esempio di stile Art Nouveau. Il camino ha piastrelle verdi. Anche se l'arredamento interno non rispecchia l'originale, è stato restaurato sulla base di foto conservate in vari archivi. Un incendio che ha distrutto l'interno del Sacco di Palermo negli anni '60 ha lasciato solo i muri perimetrali con il tetto e i camini.

È difficile trovare parcheggio nella zona. Da vedere. I rivestimenti delle pareti, fatti di tessuto, sono stati restaurati. È circondato da edifici in cemento. Molte delle parti sono state restaurate in modo da dare un'idea realistica di come era una volta. È un esempio di architettura Art Nouveau.

Palermo era considerata una delle città più belle ed eleganti d'Europa all'inizio del XX secolo prima che i bombardamenti alleati distruggessero/danneggiassero i grandiosi palazzi nobiliari del centro storico.

Sarete trasportati in un vero castello delle fiabe quando vedrete la villetta dall'esterno, è un bellissimo posto da visitare a Palermo. La guida vi spiegherà attentamente la ragione e la storia di questa incredibile famiglia che ha vissuto a Palermo e ha portato molti vantaggi alla gente del sud Italia tra il XIX e il XX secolo.

La visita è molto interessante dal punto di vista architettonico, per conoscere meglio come erano organizzati gli interni di questo prestigioso edificio, con uno stile così graziosamente imponente. A causa di un grave incendio, gli arredi interni originali sono andati perduti.

Bisogna conoscere la storia dei Florio per capire Palermo come è adesso, la villetta (progetto di Basile) è una delle ultime.

Ci siamo trovati di fronte ad un cancello chiuso la mattina dopo un'esplosione di ottimismo. Che amarezza! Se i turisti sono costretti a navigare nella munnizza e nella disorganizzazione cronica, che senso ha promuovere la Sicilia? Il numero di telefono non era presente.

Vi consigliamo di raccontare la storia della villa. C'è un'attrazione nascosta e folle per l'accuratezza storica. Una guida gentile e preparata conduce i turisti attraverso le stanze della villa, una delle poche Art Nouveau sopravvissute al cemento.

Abbiamo trovato i ragazzi della scuola Leonardo da Vinci che ci hanno aiutato a spiegare la storia della villa dalla costruzione all'incendio e al restauro avvenuto dopo essere passati di proprietà al Comune di Palermo.

Se vuoi sentire la magia di questo luogo, devi fermarti a guardare il video nella stazione che si trova nella sala. La dignità della casa è stata restaurata dopo l'incendio. Questo è il posto giusto per immergersi nella leggenda dei Florio.

Il Villino Florio è un'attrazione turistica situata a Palermo. La villa è stata incendiata negli anni 60 ma è stata recuperata dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali.

La testimonianza di ciò che sono stati in grado di generare il genio e la capacità di questa città, quando la ricchezza non è solo pecuniaria ma soprattutto di intelligenza, cultura e imprenditorialità, dovrebbe essere aperta al pubblico per tre anni.