Questi imprenditori, piccoli negozianti di provincia, mettono su una baracca di cartone che definiscono azienda e poi si danno arie da manager, da grandi capi, elemosinando la tirchieria e scambiando lo strozzinaggio verso i loro dipendenti con un concetto distorto di professionalità. La tipica azienducola che tratta i dipendenti come arance da spremere, con il tipico atteggiamento da capo e da fotti vicendevole e paranoico di questi posti, non fa altro che sporcare ulteriormente la professionalità. In tali realtà pseudo-imprenditoriali si trovano a lavorare solo poveri disperati, privati di qualsiasi risorsa che permetta loro di trovare di meglio, privati di qualsiasi forma di educazione, cortesia e civiltà. In breve, bestie. Non sanno che i dati personali forniti per motivi professionali non devono essere rivelati in pubblico e che è vietato usare mezzi tecnologici per monitorare a distanza i propri dipendenti. Ho avuto una brutta esperienza con questa azienda, quindi posterò qui la mia recensione. Questa è una vera piaga. Se si riesce a far capire a queste persone che lavorare con rigore e serietà non significa spremere i loro dipendenti come limoni, che approfittare dei bisogni e della disperazione altrui non è una professionalità imprenditoriale come queste persone vorrebbero pretendere di essere, allora capiranno che lavorare con rigore e serietà non è ovvio che le bestie verranno spremute e sfruttate come frutta. La loro è solo un'arte di mendicare con i mezzi più beceri e con un metodo di remunerazione inventato di sana pianta e che non stanno né in cielo né in terra. So che la mia valutazione non riguarda il servizio fornito ai clienti ma sono del parere che la serietà e la qualità di quella che sarebbe una realtà imprenditoriale è qualcosa di ampio respiro. Si sta per far capire ai migliori che il lavoro non è un lasciapassare per fare i propri affari. Quattro disperati lavorano sempre per questi pazzi fanatici del negozio. Si lamentano l'uno dell'altro ma alla fine sono fatti l'uno per l'altro, privi di un vero senso del lavoro, della professionalità e di una vera cultura aziendale. Non è una buona idea fare buon viso ai propri clienti quando nasconde il marcio dentro. Non sanno che la meritocrazia dà più a chi fa di più e meno a chi fa normale. Il fatto di lavorare non significa che si possano infrangere le regole del vivere civile, il codice della strada o il rispetto della proprietà altrui. Ho avuto una brutta esperienza lavorando per questa azienda.