La prima tappa della passeggiata è il piccolo centro di Asciano, che porta alle montagne di Pisa. La Rocca di Caprona è a sud. L'intera piana di Pisa può essere vista dalla casa del custode dell'acquedotto. Le catture che facevano parte dell'acquedotto da Asciano a Pisa fanno parte del complesso storico che porta al Cisternone.

Ne vale la pena se siete nella zona. Potete farne a meno in caso contrario. Non è facile da trovare e non è al meglio, ma si può vedere un po' di archeologia industriale e capire su quali principi si basava. C'è un punto di partenza per l'acquedotto medievale di Pisa.

È emozionante seguire l'acquedotto. Il percorso è bello dal punto di vista storico e architettonico. Forse non con le capre che ti danno fastidio. Le rovine del Mirteto dovrebbero essere curate e rimesse a posto.

Il serbatoio è attualmente chiuso al pubblico ma è stato trasformato in un modello della zona circostante. L'approvvigionamento idrico di emergenza è stato costruito in epoca medicea.

È un posto tranquillo per una passeggiata, ma diventa una sfida per le persone che non sono molto atletiche, e non è adatto ai bambini sotto i 12 anni.

L'unico restauro degno di nota è quello effettuato dall'Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Pisa al casello di via Battelli nell'ambito del progetto La scuola adotta un monumento. L'installazione all'interno della vasca in pietra di un grande plastico rappresentante le montagne e la pianura pisana era prevista dalla riqualificazione del Cisternone di Asciano. C'era un tunnel sotterraneo che portava l'acqua fino a San Rocco. La funzione di immagazzinare l'acqua doveva essere usata in caso di nuvolosità.