Semmai posso anche scherzare perché ci hanno aiutato, me e i miei cari, ad affrontare ogni evento con calma. Se si perdono due o tre persone care in un anno, è possibile che ci voglia del tempo per uscirne, ed è qui che entra in gioco la fortuna di aver incontrato queste persone. Dalla giovinezza alla consapevolezza della fine, le cose sono andate prima. La morte di una persona cara è tra una vita e l'altra. Sono lunghi momenti in cui si vorrebbe essere ospiti. Questi momenti terribili sarebbero stati difficili da superare senza di loro. Io non parlerei agli altri delle difficoltà e non chiederei loro di trovare una soluzione più adatta alla situazione. Non fingono. Aiutano le persone che assistono lavorando con il cuore. Sono affettuosi e dignitosi, ma non sanno rappresentare la figura dell'uomo d'affari perché non mettono mai in discussione la prevalenza del dolore sulla burocrazia. Amici di fronte ai professionisti con rispetto e stima.