C'erano molte alternative al menu. I piatti sono buoni e la quantità è giusta. Un posto accogliente con arredamento in stile baita, anche se alcuni elementi erano fuori luogo (come la TV e altri dettagli tecnologici) che secondo me potevano essere rimossi, altrimenti ambiente molto caldo, confortevole, intimo. Il prezzo che ho trovato è abbastanza alto, ma comunque per tutte le tasche. Grappa e liquori sono disponibili dopo il pasto. Il cameriere è stato professionale, cordiale e gentile mentre ci ha fatto una breve descrizione dei piatti che ci ha servito.

Il cameriere che ci ha servito era professionale, gentile e sorridente e mi ha fatto sentire coccolata versandomi il vino e aspettando di vedere se mi piaceva prima di riempire gli altri bicchieri. I dolci e il vino erano ottimi. Io e mio marito abbiamo preso entrambi i cappellacci con ragù di cinghiale e la nostra amica ha preso i vincisgrassi. Mi è piaciuto subito quando siamo arrivati lì un po' per caso. Lo consiglio a chi vive a Urbino. È un posto davvero unico.

Tutti i sapori risaltano sulla carta dei vini. La gestione degli ordini è veloce e rigorosa per garantire la massima concentrazione e calma all'esperienza di degustazione. La professionalità ha un costo in un panorama di improvvisazione. Nulla è lasciato al caso quando si tratta di attenzione al cliente.

Il ristorante si trova nel cuore della città. Nei piatti del ristorante vengono utilizzati tartufi estivi bianchi e neri. Il centro storico è su Via Vasari. Lo staff è a conduzione familiare e la cucina è fatta in casa. A due passi dalla piazza centrale. Buon pasto. Il gestore è molto professionale.

Abbiamo mangiato bene, ma non ci tornerei. La musica classica sta suonando in sottofondo. Due persone hanno mangiato un secondo piatto con un contorno di patate. Il prezzo pagato non è basso e mi aspettavo porzioni più grandi.

Il ristorante nel cuore di Urbino è arredato con pezzi d'antiquariato e simpatici soprammobili, e propone una cucina locale ricca di sapori come i tagliolini al tartufo e i vini locali.

Il cibo era servito male e la cucina era disordinata. La notte del 6 gennaio era vuota. C'è un posto squallido.

Non lascia il segno nella memoria, locale senza una particolare identità, mescola il vecchio con il nuovo, i piatti non li ho trovati particolarmente buoni, senza infamia e senza lode.

Il cambiamento nel rapporto qualità-prezzo ha raggiunto distanze epiche rispetto a quando ho cenato qui negli anni 90.

Questo può piacere a qualcuno, ma non si va avanti. Il servizio è molto professionale ma si ha la sensazione che manchi il cuore o forse lo spirito di voler cambiare la storia, si può rinnovare nella tradizione e non essere sopraffatti dal passato. Ci sono etichette di premi di altri anni e altre storie quando si entra per la prima volta. Il ristorante è all'interno delle mura e ha un'ottima vista sulla campagna. Il ristorante ha molta storia e può vivere nei ricordi del passato. Un menù raffinato basato sulla norcineria locale, piatti che cercano di essere eccellenti ma non raggiungono l'apoteosi anche se sono più che validi, porzioni troppo piccole forse alla ricerca di quella qualità che non si riesce a raggiungere. Peccato che il ristorante voglia essere qualcosa di diverso da quello che è. I prezzi sono molto alti.