Il "Ponte di Annibale" è stato costruito nella regione di Lagnone. Prima di allora, le azioni erosive del fiume hanno provocato un buco nella sua riva sinistra, inondando i campi e creando una zona umida molto suggestiva. Grandi salici e pioppi affondano le loro radici nel terreno allagato per mantenere stabili le sponde del piccolo bacino. La zona è caratterizzata da un fitto canneto, che crea un mosaico di colori dal marrone al verde. L'Amministrazione Provinciale di Caserta ha istituito in quest'area un'Oasi di Protezione della Fauna Selvatica per proteggere la biodiversità di quella zona. Questo permette al fiume Volturno di alzarsi fino a circa 8 metri, inondando parte dei terreni circostanti, creando una zona umida di circa 125 ettari. Il salice rosso, il salice bianco e il pioppo sono solo alcune delle specie arboree. La vegetazione ripariale è circondata da una zona coltivata. Le aree destinate alla produzione di foraggio sono intervallate da coltivazioni di ortaggi, tabacco e mais. Numerose specie animali trovano la loro casa, riposo e luogo di interesse in questa zona. Gli uccelli sono le specie più interessanti, dato che quest'area è una zona cruciale per le rotte migratorie. Molti uccelli migratori attraversano il cielo in cerca di cibo. Tra questi ci sono rapaci come il Nibbio bruno, il Falco pescatore e il Lodolaio, che con i loro potenti artigli tagliano l'aria per trovare prede da catturare. Nel loro viaggio verso i nidi più a nord, le gru si fermano qui in marzo e aprile. L'Averla piccola e il colorato gruccione sono tra le specie che nidificano. Costruiscono le loro colonie vicino al Volturno, anse sabbiose degli Svassi maggiori. Dalla guida turistica del Volturno Medio
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