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Ristorante La Roncola

Address: Via Giuseppe Verdi, 15, 00046 Grottaferrata RM
Telefono: 349 426 3586
Recensioni: 8
Valutazione complessiva: Bene
Premiato
5
Bene
1
Media
1
Male
0
Terribile
1
Lunedi 19:30–00
martedì 19:30–00
mercoledì 19:30–00
giovedi 19:30–00
Venerdì 12:30–16
Sabato 12:30–16
Domenica Chiuso

Recensioni (8)


Evered Dorenfeld

Le tagliatelle ai frutti di mare non sono buone e il fritto non rende. Abbiamo lasciato il ristorante con un tavolo pieno di insetti che camminavano sulla tovaglia e nei piatti e abbiamo fatto un panino con la porchetta alla fraschetta. Sono rimasto molto deluso dal fatto che i calamari con le patate erano solo bolliti con minuscoli pezzi di tentacoli e il merluzzo in agrodolce era minuscolo. Sono andato a cena con alcuni amici. Conto 30 a persona. Non tornateci se siete insoddisfatti.
Dudden

Il pesce era davvero buono e cotto bene. È incredibile. È meglio mangiare all'aperto in estate che in inverno. È un buon posto per andare a prendere il pesce crudo. La qualità lelevatissima degli ingredienti e l'abilità con cui vengono preparati sono stati considerati nella fascia medio-bassa. C'è un dessert che vale la pena di provare.
Lait

Piazza Navona è una delle più celebri piazze monumentali di Roma, costruita in stile monumentale dalla famiglia Pamphili per volere di papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphili) con la forma tipica di un antico stadio.Piazza Navona, ai tempi dellantica Roma, era lo Stadio di Domiziano che fu fatto costruire dallimperatore Domiziano nell85 e nel III secolo fu restaurato da Alessandro Severo. Era lungo 265 metri, largo 106 e poteva ospitare 30.000 spettatori.Lo stadio era riccamente decorato con alcune statue, una delle quali è quella di Pasquino (forse una copia di un gruppo ellenistico pergameno che si presume rappresentante Menelao che sorregge il corpo di Patroclo), ora nellomonima piazza di fianco ecclesiastici.na.Poiché era uno stadio e non un circo, non cerano i carceres (i cancelli da cui uscivano i cavalli da corsa) né la spina (il muro divisorio intorno a cui correvano i cavalli) come ad esempio il Circo Massimo, ma era tutto libero ed utilizzato per le gare degli atleti. Lobelisco che ora è al centro della piazza non si trovava lì, ma viene dal circo di Massenzio, che è tuttora sulla via Appia.Il nome della piazza era originariamente in Agone(dal latino in agonis, giochi) poiché lo stadio era usato solo ed esclusivamente per le gare di atletica. Anticamente la piazza era concava, si bloccavano le chiusure delle tre fontane e lacqua usciva in modo da allagare la piazza.Tra X e XI secolo il Campus Agonis con le sue Cryptas erano interamente di proprietà dellAbbazia di Farfa, per passare nel XIII secolo interamente sotto il controllo del magistrato romano della camera capitolina da destinare periodicamente ad uso ludico, uso che si protrarrà fino ad età rinascimentale avanzata quando ancora appare come area adibita ad addestramento cavalleresco e ludi carnevaleschi. In questo breve intervallo la proprietà del Circus Agonis risulta frazionato tra proprietari privati ed enti ecclesiasticiChe la piazza in Nagoni fosse tornata ad essere utilizzata a fini ludici se ne ha testimonianza già nella seconda metà del XV secolo, durante il regno di Paolo II in occasione del Carnevale e nel 1476, in occasione di una giostra organizzata dalla famiglia di papa Sisto IV nel giorno di San MarcoTra il 1810 ed il 1839 nella piazza si tennero le corse al fantino, ossia corse di cavalli montati (che però non avevano parentela con le più famose corse dei barberi di Via del Navona La piazza è citata dal Belli in un sonetto che ne rende una veloce descrizione sociologica, economica, artistica e anche storica, rievocando il tempo della Roma papalina in cui la piazza ospitava una pubblica gogna, nonché la facoltà del torturatore - dalla sentenza di condanna in genere attribuita alla sua discrezione - di maggiorare la pena corporale di quanto ritenesse opportuno (a beneficio dello spettacolo - ché tale era per il numeroso pubblico che usava intervenire):Piazza Navona«Se pò ffregà Ppiazza-Navona miaE dde San Pietro e dde Piazza-de-Spaggna.Cuesta nun è una piazza, è una campaggna,Un treàto, una fiera, unallegria.Va dda la Pulinara a la Corzía,Curri da la Corzía a la Cuccaggna ;Pe ttutto trovi robba che sse maggna,Pe ttutto ggente che la porta via.Cqua cce sò ttre ffuntane inarberate:Cqua una gujja che ppare una sentenza:Cqua se fa er lago cuanno torna istate.Cqua ssarza er cavalletto che ddispenzaSur culo a cchi le vò ttrenta nerbate,E ccinque poi pe la bbonifiscenza.»(1º febbraio 1883)Allepoca del Belli, come detto, nella piazza si teneva ancora con regolarità il mercato, citato in un altro sonetto forse ispirato dalla nascente compravendita di libri usati (o dalla prima diffusione dei lunari, sorta di calendari che ebbero grande successo nella prima metà dellOttocento.Piazza Navona rimane celebre nella memoria dei romani per i giochi dacqua che vi si svolgevano particolarmente nei mesi estivi che per motivi igienici vennero definitivamente aboliti da Pio IX nel 1866[5]:
Araldo

C'è del buon vino nella piccola botte. La Roncola è buona per mangiare e sentirsi a casa. Una piccola e accogliente gestione familiare, ottima cucina casalinga, ingredienti di qualità e un super pesce! Meglio non gridarlo ai quattro venti perché è sempre pieno.
Rudwik Kawashima

Bisogna farsi guidare dal proprietario nella scelta delle portate perché non c'è un menù. Questo non ti permette di capire quanto spendi. Si mangia bene. Il posto è rustico ma accogliente. Cibo di qualità. Il prezzo medio è di 30 euro.
Klinges

Era perfetto! Servizio veloce e organizzato, pesce (crudo) eccellente, secondi di orata alla griglia e cernia in umido di qualità, buoni piatti di carne e buon cischeic con more come il vino bianco locale proposto.
Pearla Houghtelling

Il ristorante è perfetto per trascorrere una serata all'insegna dei sapori tipici del Lazio.
Pedersen Waser

Eccellente! I primi piatti speciali, come il branzino e il limone o i calamari, sono disponibili. Si può mangiare sia carne che pesce.

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