Questo è un posto che frequento da qualche anno, e direi che ci veniamo quasi apposta, sia per l'atmosfera suggestiva che per il cibo. È un posto che merita una stella. I sapori della Romagna sono veri e autentici. Lo chef è l'anima del ristorante, il risultato della sua passione e professionalità è quello che si vede e si gusta, sia nell'ambiente che nel menù. Il caffè e i dolci sono molto rari in Romagna. Si trovava in Strada Casale, in un contesto non urbano, ma con una propria identità dopo la chiusura del notoGigiol. Il servizio è molto discreto, il menu non è stravagante, e si può bere dell'ottimo Sangiovese sia sfuso che in bottiglia delle colline circostanti. Questo ristorante merita un viaggio a Faenza. Il rapporto qualità-prezzo non è uguale nel raggio di 30 km.

Non posso spiegarlo meglio. Abbiamo preso entrambi un secondo ed entrambi erano annacquati. Io avevo un lago di olio che non ho apprezzato, anche se avevo preso la carne con il purè. Buon dessert, ma non credo che torneremo. Una coppia ha chiesto una specifica bottiglia di vino e il cameriere ha aperto la bottiglia da un'altra parte, ma non l'hanno mai vista. Era un po' freddo. Due bicchieri di sangiovese erano stranamente frizzanti e non abbiamo capito perché. La cucina aveva qualche dubbio. Abbiamo provato questo ristorante qualche sera fa ma non siamo rimasti soddisfatti. Il posto è pulito e affascinante.

5 stelle? Ca.murani si mangia proprio tutti i giorni, ed è per questo che qualcuno potrebbe chiedere, Ok qui non c'è Romito o Bottura o Crippa e nemmeno Parrini o Gorini, che spero presto di rivedere sulla scena. Uno dei padroni di casa di riferimento della cucina tradizionale italiana ha scritto in un suo libro che il miglior ristorante è quello dove il risotto è sempre in voga. La cucina di Remo dai sapori puliti, sinceri e quindi digeribili, larredamento con il camino e i semplici mobili antichi che sembrano tenerti in sala, la Daniela in sala a volte un po' troppo sincera falla cui esperienza consiglio di farsi guidare.

Il rapporto qualità/prezzo è leggermente superiore alla media. Il vino è solitamente proposto da loro. Nel centro storico di Faenza c'è un locale arredato in arte povera con luci basse e soffuse. Se non lo si prende bene, si rischia di cadere in discussioni inutili che compromettono la cena, e il tavolo del mio vicino non lo è. A seconda di come è girato il proprietario, il servizio è come un sorteggio. Caffè e dessert non li abbiamo presi perché la sala era piena e ci hanno trascurato per più di mezz'ora e siamo andati a pagare il conto alla cassa.

Menu con 3 antipasti, 3 primi e 3 secondi, non molto, ma se sono ben fatti, era tutto delizioso. Locale molto particolare, rustico ma elegante. Il punteggio è stato abbassato a causa di un bicchiere sporco e di alcune maschere troppo basse da parte del personale di sala. Sono stati molto gentili, abbiamo offerto due fette di maiale affumicato come Entre ed era davvero ottimo, in più lo sformato di patate era un po' piccolo, e ne abbiamo portati due al prezzo di uno anche ottimo.

Prezzi medi, 10 i primi, 14 15 i secondi, forse anche bassi per il tipo di cucina. Un menù con pochi piatti, 4 antipasti, 4 primi e 4 secondi, tutti con carne e verdure di stagione. Il posto è molto carino e accogliente. Mi ha consigliato un ottimo vino. C'è un posto dove il cibo non è troppo salato. La presentazione è ben curata, la qualità degli ingredienti è molto alta e tutto è molto gustoso.

Ho mangiato le tagliatelle con ragù di salsiccia e peperoni, così come un secondo salsiccia di montone e peperonata. Sono rimasto un po' deluso dal fatto che la torta al mascarpone con fragole non fosse speciale. Ottima qualità con un menù raffinato.

Il menu può essere un po' troppo limitato. Da provare. Ottima qualità delle materie prime ma la quantità è un po' troppo piccola e manca di sapore. Affascinante ma non sofisticato. La posizione è meravigliosa e il personale è cordiale. Un buon ristorante con un buon rapporto qualità prezzo.

C'è un bel vicolo nel centro di Faenza. Ottima cucina con qualche piatto di qualità, ma sempre lo stesso. In questo periodo di covidi, la signora che serve i tavoli teneva la mascherina al collo e non diceva ai clienti che si alzavano per fumare di indossarla. Esattamente quello che non dovrebbe succedere.