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Ex Cantina Sociale di Serramanna

Address: Via P. Umberto, 103, 09038 Serramanna SU
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Shaner

Il 2 settembre 1954, 23 proprietari di vigneti costituirono davanti al Notaio Giovanni Battista Lonis la Società Cooperativa a.r.l. del Campidano di Serramanna, che si proponeva di “costruire e gestire magazzini ed impianti per la raccolta e trasformazione dell’uva conferita dai soci e di produrre vini di tipo costante”.Nel 1958 la società, che contava oltre 300 soci, dava inizio alla sua attività con la lavorazione di 18.800 quintali d’uva (pagata ai produttori 200 lire al q.le/grado, cioè circa Lire 3.574 a q.le). Svettava su tutto il complesso la Torre Sernagiotto, inaugurata nel maggio 1960 dal ministro On. Antonio Maxia, già sottosegretario agli Interni nel governo Fanfani e successivamente nominato sottosegretario al Tesoro nel governo Scelba; nel corso degli anni vennero costruiti nuovi lotti di vasche, uffici, dependance per il custode, sale di rappresentanza, locali per la vendita al minuto, scantinato per l’invecchiamento dei vini pregiati in botti di rovere, impianti di imbottigliamento etc.Nel 1978, si era arrivati, con un aumento graduale nel corso degli anni, a lavorare 194.000 q.li con un compenso medio ai soci di Lire 18.000 a q.le per le uve meno pregiate.Si producevano vini da tavola ma anche vini pregiati quali il Malvasia, il Vermentino, il Nasco, il Monica e il Vernaccia; alcuni di questi a marchio DOC.Arrivò ad essere definita la Cantina più grande d’Europa, ma alla fine degli anni ottanta, carica di debiti e impossibilitata a pagare ai soci il compenso per le uve conferite, dovette interrompere la sua attività e chiudere lo stabilimento.Nel 1994 la Regione Sardegna si è presa lo stabilimento accollandosi tutti i debiti, compresi i saldi ai soci per l’uva dei  conferimenti degli ultimi anni. Lo stabilimento successivamente è stato in parte utilizzato soprattutto per l’ammasso del grano nei grandi silos metallici che venivano ceduti in affitto a dei privati.Il 13 novembre 2004, con l’inviato Cristian Cocco, è stata anche al centro della puntata di Striscia la Notizia nella sezione “sprechi & incompiute”.La situazione di grave degrado in cui versa l’intera area imporrebbe un intervento immediato, specie perché gli immobili e gli impianti che residuano sono sottoposti a procedura esecutiva presso l’Autorità Giudiziaria Ordinaria.L’argomento, infine, è di grande attualità e rilevanza specialmente perché numerose Aziende agricole del territorio tengono salda una forte vocazione vitivinicola.

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