Mi ha detto di andare in un'altra officina per la messa a punto del motore perché avrei speso di più senza un preventivo. Ho dovuto cercare un carro attrezzi per portare l'auto in officina per farmi dire se avevo fretta.

I prezzi sono sempre onesti. La concessionaria è caratterizzata da cortesia e professionalità. Sono cliente da vent'anni e non posso lamentarmi.

Dopo due settimane di fumo nero nel cortile, chiamo l'officina e vengono a ritirare l'auto. Sono stato insultato e aggressivo con diverse volte e penso che non si dovrebbe mai fare questo ad un cliente. Ricevo un preventivo di spesa dopo tre settimane. L'officina è dove prendo la Citroen. Sono d'accordo di non essere in ritardo per il lavoro. Due mesi dopo essere entrato nell'officina, ho ritirato l'auto. Se ho fretta di tornare, è la prima cosa che mi viene detta. Torno all'officina per ritirare l'auto riparata e mi chiedono 50 euro per i nuovi pezzi. Ho pagato la revisione e sono andato a casa. I pezzi facevano parte della riparazione. Preciso che ho capito chi lavora e aspetterò di avere notizie. Ho pagato 50 euro ma non credo che tornerò in quell'officina. Approccio pessimo. Mi hanno detto che i nuovi dovevano essere pagati perché erano pezzi di recupero. Spiegando che la scelta di usare pezzi di recupero non mi era stata sottoposta in quel momento e che sicuramente avrei preferito fossero stati pezzi nuovi, non ho ritenuto giusto affrontare una seconda volta la spesa.