La sede della Congregazione è nel Palazzo San Tiburzio dal XVI secolo. Ci sono medici che curavano i poveri. Documenti inediti e libri di ricette si trovano negli spazi dell'antica spezieria. Pestelli, alambicchi, provette. Il vino era nella lista delle possibili medicine da dare ai poveri malati. Sono esposti gli oggetti originali utilizzati per la preparazione delle medicine. La maggior parte delle medicine sono prodotti erboristici, come la menta, la valeriana e il prezzemolo. Il primo servizio sanitario territoriale di Parma è stato creato da questa organizzazione e ha beneficiato decine di migliaia di persone. Giuseppe Rizzi fu incaricato di riorganizzare la farmacia nell'anno della rivoluzione francese. Sostegno economico per i poveri. Dopo che i congregati andavano di porta in porta a chiedere se le famiglie avevano bisogno di assistenza, i medici della Congregazione di Carità facevano visite regolari, divise per quartiere. La preparazione della manna e la lavorazione della mandragola si trovano entrambe nei ricettari. La storica Farmacia di San Filippo Neri si trova a Parma nel Palazzo San Tiburzio, tra Borgo Palmia e Via Cavestro, nell'antica sede della Congregazione della Carità, fondata agli inizi del XVI secolo dal frate francescano Francesco da Meda. Ampolle e scaglie di vetro. Lo sperma di rana, il caftano polverizzato della Moscovia, il corno di cervo - preparato in tre modi diversi e usato anche per un liquore - oltre a molti tipi di foglie, radici, legno e alcuni Paolo Toschi ricevette dalla madre una richiesta di famiglie in difficoltà nell'anno precedente al suo riconoscimento come artista. La Congregazione di Carità crebbe nel tempo fino a diventare il primo fornitore di servizi gratuiti in risposta a una vasta gamma di bisogni. La spezieria di San Filippo faceva parte del sistema di assistenza sanitaria gratuita per i poveri. La lista dei suoi membri è conservata nel registro. Aiutava le prigioniere, le giovani madri e le ragazze senza mezzi. Le famiglie nobili erano rimaste senza soldi e sovvenzionate dalla Carità. Alcuni vasi sono ancora pieni e comprendono il sangue di un drago. Il registro delle zitelle, anche quelle di famiglie nobili che ricevevano una dote di oggetti e denaro dalla Congregazione in occasione del loro matrimonio. Una delle poche opere di carità che non fu soppressa da Napoleone, era considerata molto preziosa per la sua opera di assistenza sanitaria.